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lunedì 13 Ottobre 2025, San Teofilo di Antiochia

Allungato a martedì 21 lo stato di attenzione per le piogge

Vi è interessata anche la parte bassa della provincia di Belluno relativamente ai bacini del Piave pedemontano e dell’alto Brenta. Il limite precedente era stato fissato a lunedì 20.

Le previsioni meteo indicano tra il pomeriggio di oggi, domenica 19 maggio, e la serata di domani precipitazioni a tratti diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi anche consistenti e pertanto il Centro funzionale decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema di protezione civile, ha prolungato di 24 ore, fino alle 14 di martedì 21 maggio, lo stato di attenzione per criticità idrogeologica e per criticità idraulica (da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme/allarme, a seconda dell’intensità dei fenomeni).

Alla criticità idrogeologica sono interessati i seguenti bacini idrografici: Piave pedemontano (province di Belluno e Treviso); alto Brenta, Bacchiglione, Alpone (province di Belluno, Vicenza, Treviso, Verona); Adige, Garda e Monti Lessini (provincia di Verona); basso Brenta, Bacchiglione (province di Padova, Vicenza, Verona, Venezia, Treviso).

Alla criticità idraulica sono interessati i seguenti bacini idrografici: alto Brenta, Bacchiglione Alpone (province di Belluno, Vicenza, Treviso, Verona); basso Brenta e Bacchiglione (province di Padova, Vicenza, Verona, Venezia, Treviso); Livenza, Lemene e Tagliamento (province di Venezia e Treviso).

Queste le valutazioni del Centro funzionale sulla situazione idrogeologica ed idraulica: «Le precipitazioni occorse nelle scorse ore hanno determinato un incremento dei livelli idrometrici dei fiumi Livenza, Monticano, Brenta, Agno e Bacchiglione. In particolare per i fiumi Livenza, Brenta e Bacchiglione si prevedono livelli in ulteriore crescita anche nelle prossime ore. Il possibile verificarsi di rovesci o temporali, anche localmente abbondanti, potrebbe creare disagi lungo la rete idrografica minore, ed essere causa d’innesco di fenomeni franosi superficiali e di colate rapide, nelle zone di allertamento del bacino del Piave pedemontano (con particolare riferimento alla zona dell’Alpago già interessata da fenomeni di dissesto localizzato), dell’alto Brenta, Bacchiglioe e Alpone e dell’Adige, Garda e Monti Lessini».

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