I comuni di Voltago Agordino e di Lozzo di Cadore non sono riusciti a superare il quorum, cioè a raggiungere almeno il 50% dei votanti rispetto al numero degli elettori, e quindi non sono riusciti ad eleggere il nuovo sindaco perché la loro consultazione elettorale è da considerarsi nulla. Ora a Voltago, che si è fermato a una percentuale di votanti del 44,51, e a Lozzo, che ha registrato una percentuale di voltanti del 46,59, arriverà un commissario prefettizio, in attesa di andare nuovamente ad elezioni.
Hanno raggiunto invece il quorum gli altri 8 comuni bellunesi in cui si era presentata una sola lista e quindi, già da ieri sera, prima dello scrutinio dei voti, gli 8 candidati sindaci potevano considerarsi eletti. Si tratta di Danilo De Toni per Alleghe, di Marco Staunovo Polacco per Comelico Superiore, di Ivano Mattea per Danta, di Achille Barnabò per Domegge, di Edi Zuanel per La Valle Agordina, di Nicola Castellaz per Pedavena, di Pierluigi Svaluto Ferro per Perarolo, di Giancarlo Ianese per San Nicolò.
Nel complesso alle elezioni comunali in provincia si è registrata una percentuale di voltanti del 54,44. Il comune con l’affluenza più alta è stato Livinallongo con il 74,15%. In alcuni altri comuni è stata superata la quota del 60% (ad Agordo 64,32, a Calalzo 65,26, a Limana 62,91, Ponte nelle Alpi 60,23, Rocca Pietore 61,56, San Pietro di Cadore 65,41, Santo Stefano di Cadore 63,10).
Da segnalare infine che in alcuni comuni la percentuale è stata abbondantemente sotto la quota del 50% dei votanti. È il caso di Arsiè (34,05), Longarone (44,39), Seren del Grappa (44,55%), Vallada Agordina (43,74%).
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