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lunedì 15 Dicembre 2025,

“Mercoledì della salute”, il 5 giugno si parla di zecche

Dal 1994 ad oggi i casi di Tbe osservati in provincia di Belluno sono stati 224. Il 24 maggio la Regione del Veneto ha stabilito la gratuità della vaccinazione per i residenti dell'azienda Ulss 1 Dolomiti.

Per il ciclo “Mercoledì della salute” il 5 giugno alle 18 nella sala convegni dell’ospedale di Feltre si parlerà di zecche, delle malattie da loro trasmesse e dei metodi di prevenzione tra cui la vaccinazione, ora gratuita per i residenti in Ulss Dolomiti. Ne parleranno Ermenegildo Francavilla, direttore dell’Unità operativa complessa Malattie infettive, e Antonio Lalli, medico del Servizio igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione.

Con l’arrivo dei mesi più caldi e umidi, tra maggio e ottobre prevalentemente, si ripropone la problematica relativa alle malattie trasmesse da zecche. Queste ultime sono acari, che per il loro sviluppo hanno bisogno di nutrirsi di sangue, che si procurano parassitando numerosi animali selvatici e domestici e occasionalmente l’uomo.
Gli acari trovano il loro habitat ideale nelle zone boschive miste, umide, ricche di cespugli e di sottobosco e radure con erba alta. Sono più abbondanti ad altitudini inferiori ai 1000 metri.

La zecca ampiamente più diffusa in Italia è l’Ixodes ricinus, che funge da vettore e da serbatoio per numerose malattie tra cui la borreliosi di Lyme, l’encefalite da morso di zecca (Tbe), l’herlichiosi–anaplasmosi, la babebiosi. Le prime due malattie hanno fatto registrare un notevole incremento negli ultimi anni, in ragione delle mutate condizioni climatiche e della maggiore attenzione nel diagnosticarle. La borreliosi di Lyme e la Tbe trovano un’ampia diffusione nel nord-est dell’Italia e in particolar modo nell’area bellunese. Negli ultimi dieci anni si sono registrati circa 700 casi di borreliosi e il 40% dei casi nazionali di Tbe. Per questo motivo la Regione del Veneto ha individuato nell’Ospedale S.Martino di Belluno il centro di riferimento per le patologie trasmesse da zecche.

«Mentre la borreliosi di Lyme è curabile con la terapia antibiotica, la Tbe non beneficia di farmaci specifici e può essere prevenuta con la vaccinazione, che è fortemente consigliata a chi frequenta aree endemiche», spiega il dottor Francavilla. «Comportamenti virtuosi possono ridurre il rischio di morso di zecca: camminare su sentieri battuti; evitare di sedersi direttamente sull’erba; indossare abiti coprenti e calzature idonee; utilizzare prodotti repellenti per gli insetti. È poi buona norma ispezionare il proprio corpo e soprattutto i bambini al rientro a casa. Utile anche controllare periodicamente gli animali domestici. Nel caso si rilevasse la zecca, è necessario rimuoverla con una pinzetta senza ricorrere a sostanze che potrebbero irritarla favorendo il rigurgito di sangue potenzialmente infetto».

«L’ambiente ha un ruolo importante nel determinismo di queste malattie», prosegue. «La triade ambiente, animali, uomo è fondamentale nella diffusione di queste patologie, tanto che ormai si tende a assumere un atteggiamento definito “One Health”, ovvero una sola salute che comprenda uomo, animali, ambiente. Perciò tutte le azioni preventive, compresa una corretta e diffusa informazione, non possono prescindere da questi tre elementi».

Dal 1994 ad oggi i casi di Tbe osservati a Belluno sono stati 224. Quest’anno, finora, c’è stato un solo caso. Per la prevenzione della Tbe è disponibile un vaccino che conferisce un’elevata immunizzazione crociata anche verso sottotipi non inclusi nel vaccino. Il ciclo vaccinale di base e costituito da tre dosi da somministrare per via intramuscolare, a un intervallo di 1-3 mesi tra le prime due dosi e di 9-12 mesi tra la seconda e la terza. La protezione conferita dal ciclo vaccinale di base e di circa tre anni. Sono previsti successivi richiami ogni 3-5 anni. Il prodotto in commercio e disponibile nella formulazione pediatrica, per i bambini di età compresa tra 1 e 15 anni e nella formulazione adulti indicata a partire dai 16 anni di età.

La Regione Veneto ha stabilito, a partire dallo scorso 24 maggio, la gratuità della vaccinazione anti Tbe ai residenti dell’azienda Ulss 1 Dolomiti, mentre ai restanti residenti del Veneto la vaccinazione è offerta alla tariffa agevolata di 25 euro. L’Ulss Dolomiti si è attiva per il reperimento delle dosi di vaccino dall’unica ditta produttrice, che detiene il monopolio, per soddisfare le richieste che arriveranno dalla cittadinanza.

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