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lunedì 15 Dicembre 2025,

Smottamento a Cavarzano, interessate le case lungo l’Ardo

Scivola a valle il versante sotto via Rudio, in città a Belluno, fango e detriti arrivano alle case di via San Francesco.

Scivola a valle un tratto del versante a lato del torrente Ardo, a Belluno, in città: lo smottamento minaccia a monte una strada di Cavarzano e interessa in basso le case di via San Francesco con fango e detriti. Il franamento si è verificato ieri, domenica 7 luglio.

«È l’ennesimo smottamento», ha commentato il sindaco di Belluno Jacopo Massaro, parlando con i giornalisti mentre si trovava in sopralluogo sul posto. «Si tratta di un versante di qualche decina di metri che si è distaccato nella zona di confluenza tra via Rudio e via Frigimelica, a Cavarzano, appena prima delle scalette che portano al ponte della ferrovia. Il versante è scivolato fino alle abitazioni più in basso che si trovano in via San Francesco, sotto il ponte degli Alpini». È la via che costeggia il torrente, dove nei secoli scorsi si trovavano diverse officine alimentate dall’acqua. «È una situazione abbastanza preoccupante, sia per la dimensione di questo evento, sia per la rapidità con cui l’acqua e il fango scenderanno lungo questo versante in caso di ulteriori piogge».

Lo smottameto visto da via Rudio, Cavarzano. Alla base del versante ci sono le case di via San Francesco: sono state interessate dallo scivolamento di fango e detriti.

«Abbiamo fatto un intervento con l’ingegnere del comune di Belluno, con la Protezione civile, con gli operai per cercare di fare una deviazione dell’acqua in caso di piogge in modo tale che venga riassorbita prevalentemente da altre strade e che non finisca nuovamente in questo versante», ha spiegato il sindaco. A terra, sull’asfalto, sono state disposte file di sacchi proprio per deviare i flussi dell’acqua piovana.

«Eventi di questo genere si verificano sempre più spesso, il clima è cambiato, oggi in due ore fa la quantità di pioggia che un tempo cadeva in una settimana, i sistemi di smaltimento delle acque meteoriche delle nostre strade non sono assolutamente adeguati alle “bombe d’acqua”. E ci vorrebbero decine di milioni di euro per sostituirli tutti, vorrebbe dire sventrare l’intera città, non è possibile. Il cambiamento climatico c’è, metteremo a posto le cose un po’ alla volta, bisogna che stiamo tutti più attenti e che progettiamo in maniera sostenibile».

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