In occasione del 25° anniversario dell’apertura al culto del Santuario Maria Immacolata “Nostra Signora di Lourdes”, in Nevegàl, venerdì 19 luglio alle 20.30, verrà eseguita la messa moderna di Karl Jenkins “The Armed Man: A Mass for Peace”: opera per soli, cori riuniti ed ensemble strumentale la cui esecuzione ha già riscosso un enorme esito nel territorio lo scorso autunno, riempiendo di pubblico la Cattedrale di Belluno e la chiesa arcipretale Santa Maria Annunziata di Sedico. Dirige il maestro Luciano Borin. Maestro preparatore dei cori Debora Piol. L’evento è una co-produzione fra il Centro Studi Vocali Nova Cantica e la Scuola comunale di Musica “Antonio Miari” (Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto), in collaborazione con il Coro Polifonico di Castion. Il concerto è ad ingresso libero.
“The Armed Man” è un imponente lavoro musicale del compositore gallese Karl Jenkins (1944). L’opera è stata commissionata dal Royal Armouries Museum di Leeds per le celebrazioni del millennio e inizialmente è stata dedicata alle vittime della guerra del Kosovo. Il titolo, in riferimento anche all’istituzione committente, si rifà alla canzone profana quattrocentesca “L’homme armé”, utilizzata come “cantus firmus” (melodia posta alla base di una composizione polifonica) nelle messe in latino di molti compositori del Rinascimento: fra questi si ricordano Guillaume Dufay e Johannes Ockeghem. La stessa canzone è citata da Jenkins nel primo e negli ultimi movimenti della sua messa. La prima esecuzione assoluta avvenne nell’aprile del 2000 alla Royal Albert Hall di Londra a cui seguirono più di 900 rappresentazioni in tutto il mondo. Dal punto di vista della struttura questo progetto si caratterizza per la grande duttilità di fonti e stili musicali impiegati. Jenkins riesce ad amalgamare identità musicali differenti, con sonorità insolite e originali mescolando elementi opposti: antico e moderno; occidente ed oriente; guerra e pace. Musicalmente complesso, molto articolato, creato per il nuovo Millennio come monito di pace, acquista particolare valore se riferito anche al ricordo delle vittime di tutte le guerre, alla triste e dolorosa percezione della condizione umana gettata inerme nel crogiolo della distruzione.
Per questa operazione le istituzioni musicali della città di Belluno hanno riunito più di 90 coristi (voci bianche, cori giovanili e di adulti) e un ensemble strumentale, con l’esecuzione di una composizione di ampio respiro pregna di altissimi contenuti umani e spirituali che la musica sublima nella maniera più consona. I cori presenti sono: Cori 4 Voci e Vox Junior di Nova Cantica, Cori Voci Bianche e Giovanile della Scuola di Musica “Antonio Miari” e Coro Polifonico di Castion. I cantanti solisti: Monica Lucchet (soprano), Caterina Colleselli (contralto), Giovanni Dal Pont (tenore), Luca Agostini e Igor Burlon (baritoni). L’ensemble stumentale è composto da: Elena Pellizzari, flauto, ottavino; Luisa Nalato, flauto; Alessandro Muscatello, clarinetto e clarinetto basso; Alessandro Pasuch, clarinetto; Diego Cal, tromba e flicorno soprano; Luca Del Ben, tromba; Alan Dario, violoncello; Fabio Serafini, contrabbasso; Gianni Casagrande e Marco Saviane, percussioni; Isa Carlin, organo/tastiera.
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