C’è la via d’uscita dall’impasse in cui sono incappati gli agenti di commercio con “Quota 100”. Ad assicurarlo è il sottosegretario onorevole Claudio Durigon. Insomma, le istanze sollevate da Usarci nazionale, alle quali aveva dato eco anche il presidente provinciale e regionale del sindacato Franco Roccon, sono state accolte. La richiesta di riprendere in mano la legge e di fare i dovuti distinguo per quanto riguardava la categoria degli agenti era stata rivolta dal presidente di Usarci Umberto Mirizzi e dal vice presidente Giovanni Di Pietro al Ministero competente e alla Commissione Lavoro della Camera e ora, anche se la soluzione ancora non è nota nei dettagli, da Roma è arrivata la rassicurazione di una prossima presa in carico della questione.
Il problema investiva gli agenti coinvolti, per età, nella possibilità offerta da Quota 100. «Ogni agente deve dare avviso di fuoriuscita con sei mesi di anticipo, al proprio mandante», spiega Roccon, «ma la legge prevede che uno interrompa tutti i rapporti lavorativi il giorno prima di presentare la domanda. Farlo con sei mesi di anticipo portava con sé il rischio di non rientrare più nella finestra e di aver perso anche il lavoro. Ora è stato riconosciuto l’errore formale e verrà posta correzione, ne siamo soddisfatti. La mission di Usarci e di Enasarco è proprio questa, tutelare i professionisti e intervenire nelle sedi competenti qualora vengano lesi diritti».
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