Nel pomeriggio di giovedì 1 agosto, a Peaio di Vodo di Cadore è stato aperto al passaggio di pedoni e ciclisti il nuovo ponte sul rio Rudan: per ora il traffico è escluso per auto e camion, con una limitazione della carreggiata sotto i 3 metri, eseguita da blocchi del tipo New Jersey. L’apertura, tanto attesa dai paesani ma soprattutto dai ciclisti che percorrono la Lunga Via delle Dolomiti, chiude un calvario durato quasi 4 anni, dopo la caduta della colata detritica del 4 agosto 2015, quando la violenza del ruscello aveva travolto il vecchio ponte Bailey e aveva riempito con 13.000 metri cubi di massi e di ghiaia la diga posta a monte dell’abitato.
Il nuovo ponte si presenta elegante e solido, dotato di robusti parapetti in legno e di un largo pavimento in tavole di larice, che posano su un sottofondo fatto di un legno africano impermeabile. L’opera fa da nodo di raccordo fra tre strade: la pista ciclabile, l’antica “Strada Regia” e la strada comunale che conduce al torrente Boite.
Il ponte ora è assistito da un potente e costoso sistema di allarmi in fase di completamento: sensori collegati a pluviometri e a cavi a strappo a quota di oltre 2.000 metri, riflettori e semafori nei pressi del ponte e sirena sul campanile. In paese è stato esposto un cartello che illustra la planimetria della zona, l’indicazione delle abitazioni a rischio, i mesi di maggior pericolo e le norme di comportamento in caso di allarme in azione.
L’inaugurazione del nuovo ponte è programmata per il tardo pomeriggio del 16 agosto, dopo la Messa in onore del compatrono san Rocco. Nella stessa occasione i presenti potranno visionare la riparazione e l’asfaltatura della strada comunale detta “Jòu” (che era stata rovinata dalla tempesta Vaia) e anche il piccolo parco-giochi in Piazza delle Mole, ora migliorato grazie alla posa di un’altalena offerta da alcuni cittadini di Peaio per abbellire il paese.
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