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martedì 30 Aprile 2024,

Bottacin: la Provincia di Belluno salvata dalla Regione

Replica dell’assessore regionale alle dichiarazioni del PD bellunese secondo il quale sono state disattese le aspettative dei Bellunesi sulla legge 25 per l’autonomia della Provincia.

«Mentre a Roma tratta per un governo contenutisticamente improbabile, a Belluno il PD continua a strumentalizzare la realtà con dichiarazioni vergognose». Lo ha detto ieri, venerdì 23 agosto, l’assessore regionale alla specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, in replica alle dichiarazioni del segretario provinciale del PD secondo il quale da parte della Regione sono state disattese le aspettative dei Bellunesi sulla legge 25 per l’autonomia della montagna.

«Prima – ha sottolineato Bottacin – il Governo Renzi ha azzerato i fondi alle Province, anche quella di Belluno. Poi Delrio ha obbligato le Province a ridurre il personale. Alla Provincia di Belluno del trenta per cento! Poi, non ancora contenti, si è tentato di cancellarle con il referendum di Renzi. E dopo tutto questo ci tocca anche sentir pontificare».

«Se la Provincia di Belluno è stata salvata – ha ricordato Bottacin – lo si deve solo e unicamente all’azione della Regione. La Regione ha infatti triplicato i fondi per la Provincia, compensando i tagli fatti dal Governo del PD. La stessa cosa ha fatto la Lombardia con la Provincia di Sondrio».

«Diversamente in Piemonte, dove governava fino a un mese fa il PD – ha proseguito l’assessore – ciò non è accaduto nei confronti della terza Provincia interamente montana in regione a statuto ordinario, quella del Verbano Cusio Ossola».

«Se il PD bellunese non lo sa – ha concluso Bottacin – la Provincia piemontese, a causa dei tagli, ha dichiarato il dissesto finanziario. Mentre la Provincia di Belluno ha un avanzo di amministrazione di oltre trenta milioni di euro. Non certo i conti che aveva quando veniva male amministrata dal centrosinistra».

1 commento

  • Qui non si tratta di essere di destra, di sinistra o di centro oppure autonomi ed altro di simile, qui si tratta di dire che non solo le Provincie andrebbero abolite ma anche le Regioni per non parlare delle comunità montane ed gli Enti privati a partecipazione pubblica ed altro di simile, nonchè accorpare i comuni sia di pianura o collina o di montagna. In che modo si potrebbe sostituire tutto cio’ per mandare avanti il paese? Facile, si creano delle Macro-Regioni suddivise tra nord, centro e sud, le competenze delle Provincie vengono assorbite dalle città metropolitane con l’appoggio dei grossi comuni, si procede all’accorpamento dei comuni magari distinguendo la posizione geografica ma come minimo devono essere da 10 mila abitanti in montagna e 40.000 in collina e pianura, e via di seguito. In questo modo si ridurranno drasticamente le spese pubbliche in quanto avremo ad esempio un solo ufficio tecnico, un solo ufficio ambientale, un solo comando di polizia locale, un solo ufficio anagrafico, si avranno meno consigli provinciali e comunali da mantenere e via di seguito. Dovranno essere accorpati anche gli istituti scolastici e potenziato il servizio di trasporto e tanto altro. Ormai i campanellismi tra genti di paesi diversi sono da sotterrare e si deve creare una nuova mentalità di governare il paese in quanto al giorno d’oggi avere un comune da 30000 abitanti con magari 6 frazioni dove in passato si sono fatti campi sportivi, asili, scuole, etc. in ogni frazione è ovvio che questa scelta politica attuata in passato ha aumentato per la sua parte la spesa pubblica. Questo per dire che anche lei assessore regionale deve cambiare mentalità e non fermarsi al passato o invocare il mantenimento delle Provincie ormai storia del passato.

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