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martedì 16 Dicembre 2025,

Da Belluno ad Annecy per “imparare” il recupero delle aree abbandonate

L'assessore alle politiche ambientali di Belluno, Stefania Ganz, ha partecipato in Francia all’ultima tappa del progetto «UrbaBio».

Ultima tappa del progetto «UrbaBio» in Francia, ad Annecy, dove a rappresentare il comune di Belluno era presente l’assessore alle politiche ambientali, Stefania Ganz, che spiega: «Anche qui, come a Belluno, si punta sul recupero delle aree abbandonate, anche sotto il profilo ambientale. Quello della rigenerazione è un tema dal deciso respiro europeo, e iniziative di confronto e di scambio di esperienze come questa rafforzano ancora di più il nostro impegno in questa direzione».

La delegazione ha potuto osservare da vicino il connubio tra città e fiume e i progetti messi in atto per aumentare la biodiversità urbana: «Nei tratti fluviali sono stati realizzati interventi di riqualificazione di ingegneria ambientale, mentre nei parchi cittadini vengono coniugati aspetti culturali, ambientali e di sostenibilità. Sono tutte iniziative interessanti – ha fatto presente Ganz – che possono essere d’ispirazione e “copiate” nelle realtà aderenti al progetto».

Qualche esempio? L’assessore bellunese spiega: «Nei quartieri residenziali, nelle isole verdi sono stati realizzati degli orti urbani, dove i cittadini coltivano frutta e ortaggi per l’autoconsumo; in centro città presto partiranno i lavori per il recupero di vecchie stalle e maneggi e la loro trasformazione in luoghi aperti alla popolazione, per destinarli alla rinaturalizzazione dell’area con specie autoctone. Sempre in questa direzione, abbiamo potuto osservare da vicino il progetto degli “apiari urbani”, aree che incentivano il ciclo della biodiversità grazie alla presenza di diverse specie di piante e uccelli, oltre alla fondamentale presenza delle api, la cui sopravvivenza è sempre più a rischio a livello globale».

Il progetto UrbaBio, promosso dall’Associazione Città Alpina dell’Anno, si propone un riutilizzo sostenibile delle aree di riconversione esistenti e vuole dare un forte contributo alla biodiversità nei contesti urbani, anche con occasioni di confronto e discussione tra le città coinvolte che sono Belluno (da dove il progetto ha preso il via lo scorso settembre) e Trento per l’Italia e Chambery e Annecy per la Francia.

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