«Non esiste un “pianeta B”, dobbiamo impegnarci per salvare quello che abitiamo». Circa mille studenti sono scesi in piazza nella mattinata di oggi, venerdì 27 settembre, in occasione dello sciopero globale contro i cambiamenti climatici. Il corteo del Fridays for Future è partito alle 9.30 circa dalla stazione di Belluno e, dopo aver percorso per due volte il centro storico cittadino, si è fermato in piazza dei Martiri, davanti a Porta Dante, dove i ragazzi hanno preso la parola. Ma non c’erano solo gli studenti: alla manifestazione hanno partecipato anche associazioni e sindacati. Tutti insieme per ribadire la propria preoccupazione per una traiettoria ambientale e climatica che deve essere cambiata.
«In questi due anni ho scoperto che sono tantissimi i miei coetanei che stanno sviluppando sensibilità nei confronti di queste problematiche e questo è un aspetto molto importante», ha detto Luca Zanella, vice presidente della Consulta giovani. «Solo con proposte concrete potremmo far cambiare le cose», ha evidenziato Alessando Casol, uno degli ideatori del progetto “Belluno alza la voce”. Ha preso poi la parola Oscar Paganin. «Nel periodo universitario ho avuto la fortuna di studiare in Svezia», ha raccontato. «Mi sono reso conto che in Occidente continuiamo a vivere in una bolla, che però sta per scoppiare ed è la causa dei problemi. La tecnologia ha portato immensi vantaggi, ma ora sta involvendo. È nella responsabilità di ciascuno di noi fare in modo che questo sistema non porti alla distruzione».

Sulla responsabilità nei confronti del futuro hanno insistito Stefano Spadaro e Pavel Rizzo, mentre Simone Garavana ha parlato di alcune iniziative in programma, legate anche al disastro provocato in provincia ormai quasi un anno fa dalla tempesta “Vaia”.
Una delegazione di studenti si è diretta poi verso Palazzo Rosso, dove ha consegnato al sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, un documento con alcune richieste – legate alla dichiarazione di emergenza climatica – pervenute dalle associazioni. «L’impegno dimostrato è molto positivo», ha commentato il sindaco, «in primis perché abbiamo un enorme bisogno di ragionare sui temi dell’ambiente e della sostenibilità; in secondo luogo perché azioni come quella di oggi denotano che nel nostro territorio c’è una forte vivacità intellettuale, pureda parte di ragazzi che non stanno pensando solo al presente ma anche al futuro. Se si fosse ragionato anche in passato non limitandosi al “qui e ora” avremmo evitato molti problemi».
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