Quattro nuclei abitati evacuati a Borca di Cadore, 2 a Zoppè di Cadore, 2 a Vallada Agordina, tutti comuni interessati da movimenti franosi. Il lago di Alleghe al momento è vicino alla sua capacità massima. Gli apporti sono in diminuzione e la situazione è stazionaria. I sindaci hanno preallertato la popolazione e i gruppi di volontari stanno monitorando e supportando la popolazione in attesa delle evoluzioni meteo. Queste sono le criticità della montagna bellunese che sono state evidenziate questa sera dal presidente della Regione che ha sottolineato che, oltre al dramma di Venezia, altri territori del Veneto sono in condizioni disastrose, come le spiagge e varie aree montane, a cominciare da quelle già colpite dalla tempesta Vaia.
«Stiamo seguendo la situazione minuto per minuto – ha riferito Zaia – e lo faremo finché non tornerà realmente alla normalità. Veneto orientale e montagna sono in grande sofferenza. Abbiamo il litorale distrutto e in montagna preoccupano i fiumi, il livello dei laghi, la situazione dei movimenti franosi e il rischio valanghe. Stiamo ancora attendendo anche il colmo di piena del Piave, che ora ha una portata notevole, attorno ai 1400 metri cubi al secondo, ma inferiore a quella dell’anno scorso».
«I danni in queste aree sono ingenti – ha riferito Zaia – e servirà attivare tutte le necessarie procedure, la dichiarazione dello stato di crisi, quella di emergenza. Servirà anche in questo caso una gestione commissariale con poteri e fondi, perché le nostre spiagge devono tornare più belle di prima in tempo per la nuova stagione estiva. Lo stesso deve essere per la montagna».
«Le previsioni dicono che domani il tempo migliorerà, ma quello che si dovrà capire se e per quanto rimarrà lo scirocco, perché fino a che tira questo vento, il mare non riceve, il che significa alta marea a Venezia e fiumi ingrossati».
Dopo le ultime precipitazioni nel pomeriggio di oggi, è prevista una pausa, senza precipitazioni, dalla serata odierna fino alla serata di domani. Successivamente è atteso un nuovo peggioramento che si protrarrà anche nella giornata di martedì. Intanto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità, valido dalle 20 di oggi alle 20 di domani, dichiarando lo Stato di preallarme (Allerta Arancione) sui Bacini idrografici Alto Piave, Piave Pedemontano, Alto Brenta Bacchiglione Alpone, Basso Piave Sile Bacino Scolante in Laguna, Livenza Lemene Tagliamento. Lo Stato di attenzione è stato dichiarato sul Bacino Basso Brenta Bacchiglione.
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