La forte ondata di maltempo che ha interessato la provincia ha fatto sentire le sue conseguenze anche in Valle del Biois.
Canale d’Agordo – La sera di venerdì 15 si è registrata la caduta di una frana lungo la comunale per Carfon che da La Mora sale verso Pontèra. Un movimento che si è originato a monte della strada, all’altezza della vecchia mulattiera di collegamento Carfon–Fregona ostruendo la comunale che rimane chiusa. Aperta, invece, la sottostante SP 346, fortunatamente non interessata dall’evento. Inevitabili i disagi per gli abitanti della frazione la cui unica alternativa è al momento quella di percorrere la strada di Gaèr, che sale da Vallada. Il sindaco di Canale d’Agordo, Flavio Colcergnan, ha riferito che sono stati fatti i sopralluoghi con i tecnici della Provincia constatando che lo smottamento ha trascinato con sé molte piante già a terra per la tempesta Vaia.
Caviola – A Caviola, in località Pisoliva, si è riattivata la frana che gravita sull’angolo di un’abitazione prossima alla comunale per Fregona, uno smottamento che si era verificato a ottobre di un anno fa.
Falcade – Situazione abbastanza tranquilla a Falcade dove il sindaco Michele Costa, di ritorno da un sopralluogo sul territorio, ha riferito di non avere riscontrato particolari situazioni difficili tranne quelle derivanti dai corsi di acqua minori che si sono ingrossati notevolmente.
Cencenighe – La stessa osservazione è stata fatta dal sindaco di Cencenighe, Mauro Soppelsa. Criticità dei corsi principali, Cordevole e Biois, per il momento non ce ne sono stati. Il problema maggiore è stato quello degli affluenti laterali che ha richiesto un maggiore impegno come quello del resto dei ruscelli la cui portata si è notevolmente accresciuta a causa delle piogge. Le situazioni più gravi ad Avoscan, zona Vallesine, dove si è riusciti al limite ad evitare l’allagamento grazie a due pompe acquistate dal Comune dopo Vaia e deviando l’acqua che scende dalla Val di Baro verso il Cordevole. Lungo il torrente Chioit, ancora venerdì sera e sabato, un escavatore è intervenuto lungo l’alveo (il rischio era quello che l’acqua seguisse lo stesso percorso dell’ottobre 2018). Resta comunque da fare molto per sistemare la valle. A Chenet sono in corso i lavori ma devono essere completati anche perché nella parte alta della frana caduta un anno fa, sta uscendo un ruscello che si dovrà canalizzare. Il Torcol non ha dato preoccupazioni, mentre alla foce del Chioit è stato chiesto a Enel di svuotare il lago, ma la società segue un suo disciplinare per cui l’abbassamento viene effettuato solo quando il lago raggiunge un determinato livello.
Vallada – A Vallada questo pomeriggio il vicesindaco e capo della Protezione Civile di Vallada, Claudio A. Luchetta, non ha segnalato particolari problemi, ma in via precauzionale ha disposto l’evacuazione di una casa a Mas.

San Tomaso – A San Tomaso la vice sindaco Maria Josè Gaiardo ha riferito di una frana caduta questo pomeriggio lungo la strada comunale per Canacede. Il problema è dato da smottamenti, qua e là, derivanti dalle cicatrici delle vecchie frane cadute durante Vaia. Oltre a questo si registra l’ingrossamento dei corsi d’acqua laterali e la percolazione superficiale di ruscelli spontanei. In alcuni casi, in valle si sono comunque verificati allagamenti che hanno richiesto l’intervento delle pompe dei Vigili del fuoco.
L. Manfroi
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