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domenica 14 Dicembre 2025,

Deferiti in 8 per reati connessi al bracconaggio

Uno dei risultati dell’attività svolta nel 2019 dalla Polizia Provinciale che ha anche portato al sequestro di 15 fucili e decine di trappole, alla liberazione di 24 esemplari di fauna selvatica catturati illecitamente, a 49 sopralluoghi per i danni provocati dal lupo e ad altri 130 sopralluoghi per i danni di cervi e cinghiali.

Contrasto del fenomeno del bracconaggio e vigilanza in materia di caccia e pesca. Ma anche sopralluoghi sui danni provocati da fauna selvatica, monitoraggio del patrimonio faunistico e interventi di supporto ai servizi veterinari per gli animali domestici. È la vasta gamma delle professionalità della Polizia Provinciale che, nonostante la riduzione del personale, continua a garantire una serie di servizi professionali al territorio bellunese. «Lo si è visto in occasione della liberazione dei due cervi, a Cortina, un mese e mezzo fa, e del rilascio del gallo cedrone di Rio Gere», commenta il consigliere provinciale delegato Franco De Bon. «Ma il personale della Polizia Provinciale svolge una serie di altri compiti che spesso sono poco visibili, eppure hanno un’importanza straordinaria per tutto il territorio».

I numeri sono abbastanza eloquenti. Al 20 novembre, la Polizia Provinciale ha fatto 12 comunicazioni di notizia di reato e ha deferito all’autorità giudiziaria 8 persone per reati connessi al bracconaggio. Ha prestato la propria collaborazione in 4 operazioni congiunte con altre forze di polizia. Ha sequestrato 15 fucili e diverse decine di trappole e congegni atti alla cattura di animali (soprattutto per l’uccellagione). Inoltre, ha liberato 24 esemplari di fauna selvatica illecitamente catturati, ed eseguito oltre un centinaio di servizi serali di controllo.

Per quanto riguarda il supporto alle attività agricole, gli agenti della Provincia hanno effettuato diversi sopralluoghi sui danni provocati da fauna selvatica: 49 per il lupo e circa 130 per danni alle coltivazioni da cinghiali e cervi.

Oltre alla vigilanza e al coordinamento delle guardie volontarie per l’attività della pesca, la Polizia Provinciale interviene anche nel recupero e gestione degli animali incidentati, in collaborazione con il Centro recupero di Treviso; e coordina i censimenti della fauna selvatica in collaborazione con le Riserve alpine (quest’anno si contano 36 giornate di censimento).

«Il fiore all’occhiello è rappresentato dalla squadra catture, che abbiamo visto all’opera con il cervo vagante nel centro di Cortina», afferma Franco De Bon. «Periodicamente ci sono cervi e caprioli che entrano nei centri abitati. Gli agenti, specializzati nella cattura con sedativo, intervengono anche per aiutare i servizi veterinari in presenza di animali domestici che scappano».

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1 commento

  • Sono queste le notizie che un amante della natura e soprattutto degli animali selvatici desidera venire a conoscenza. Sono sempre stato dell’opinione che la Polizia Provinciale e i Carabinieri Forestali devono sempre essere come lo sono a tutela anche degli animali selvatici che spesse volte come lo dite voi sono soggetti a bracconaggio. A proposito del bracconaggio mi farebbe piacere che l’assessore regionale ed il consigliere delegato reagiscano in modo forte contro i bracconieri spendendo parole forti nei confronti di questi soggetti (bracconieri) che a volte meriterebbero tolta per sempre la licenza e messi in galera diverso tempo. Per cui brava la Polizia Provinciale come in questo caso. Usate il pugno di ferro contro i bracconieri.

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