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martedì 24 Giugno 2025,

Onde elettromagnetiche, al Calvi si è parlato dei rischi per la salute

L’incontro è stato tenuto dalla dottoressa Patrizia Gentilini, oncologa ed ematologa, medico Isde (Associazione Internazionale Medici per l'Ambiente) che ha trattato il quadro salutare e normativo dell'elettrosmog.

Venerdì 13 dicembre quattro classi dell’istituto Calvi di Belluno hanno partecipato in aula magna a un incontro dal titolo “5G – sviluppo tecnologico consapevole e informato: quali rischi per la salute?”. L’evento è stato informativo e soprattutto di formazione sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche sulla salute e in particolar modo degli effetti del 5G, rete di ultima generazione che permette di collegare milioni di dispositivi in tutto il mondo.

L’incontro è stato tenuto dalla dottoressa Patrizia Gentilini, oncologa ed ematologa, medico Isde (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente) che ha trattato il quadro salutare e normativo dell’elettrosmog. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Centro Upm di Belluno e coordinato dalla professoressa Paola Bonotto, referente per l’educazione alla salute dell’istituto. All’inizio è stato illustrato, attraverso una serie di tabelle, il problema della nostra generazione ossia che si ha una condizione di salute peggiore rispetto a quella precedente. I dati mostrati sono infatti preoccupanti: il 90% delle morti sono provocate da malattie e il 33% dei bambini (molto più sensibili degli adulti) si ammala di tumore, di altre malattie degenerative oppure di diabete. Dai dati sul cancro risulta che sono molte le persone che si ammalano nell’arco della vita, una donna su tre ed un uomo su due. Queste patologie interferiscono anche nella capacità riproduttiva e possono produrre infertilità.

Tutti questi gravi problemi di salute derivano principalmente dal grandissimo inquinamento che è presente nella nostra società. Le sostanze chimiche con cui noi quotidianamente entriamo in contatto vanno ad interferire con le nostre cellule e i nostri tessuti. Si possono trovare anche nel cordone ombelicale e raggiungere poi il feto. L’inquinamento elettromagnetico pare coinvolto in quanto, anche se incolore e inodore, non risulta sia innocuo. I suoi valori sono aumentati nell’ultimo periodo causa la diffusione di cellulari, tablet. Inoltre, la nuova rete chiamata “5G” utilizza una radiofrequenza con maggiore velocità e può infatti collegare più apparecchi fra loro, ad esempio l’accensione della lavatrice con il cellulare. Questo nuovo sistema sarà testato in Italia in 120 località, tra cui la Valle Agordina. Risulta dall’incontro che questa rete provocherà un innalzamento del livello di V/m da 6 V/m a 61 V/m e questo sarà particolarmente dannoso per i soggetti più sensibili, tra cui bambini e donne in gravidanza. Anche l’Ue ritiene che il livello di V/m debba scendere fino a 0,6 V/m.

Gli alunni hanno ritenuto educativo l’incontro, perché sono stati sensibilizzati su una tematica importante e soprattutto attuale come le onde elettromagnetiche. Normalmente infatti i ragazzi, pur conoscendo il problema, non danno importanza alle possibili conseguenze di un uso frequente dei dispositivi elettronici, come ad esempio cellulari e tablet. L’evento ha permesso loro di riflettere sulla prevenzione primaria, ossia la ricerca delle cause delle malattie e della loro diffusione.

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