Belluno

Biblioteca civica chiusa, accesso ammesso solo agli addetti

Hanno preso il via poco più di un mese fa i lavori legati alla rigenerazione urbana alla Biblioteca civica di Belluno, destinata a diventare la Mediateca delle Dolomiti. Dopo questa prima fase transitoria, si è passati a una fase più impegnativa, che ha richiesto, a partire da lunedì 16 dicembre, la chiusura della Biblioteca. «Sala di lettura ed emeroteca svuotate da tavoli, sedie, poltroncine e divani», ricorda il direttore, Giovanni Grazioli. «Ricordiamo a tutti coloro che ancora si presentano presso la sede, telefonano, scrivono via e-mail, facebook, google o inviano le richieste di prestito dal catalogo in linea (tra i quali anche biblioteche bellunesi) che la Biblioteca civica di Belluno è chiusa e tutti i servizi sono sospesi fino a data da destinarsi. L’accesso a Palazzo Crepadona è ammesso solo agli addetti ai lavori, per ovvi motivi si sicurezza».

Dalla Civica ricordano inoltre che i documenti in prestito devono essere restituiti presso la sede del Museo civico, a Palazzo Fulcis in via Roma 28 (info: 0437 913222 Sportello del cittadino). Il tempo di chiusura servirà al personale per trasferire gli arredi e i libri nella nuova sede provvisoria di Palazzo Bembo, che diventerà operativa non appena ultimato lo spostamento dei materiali: qui saranno disponibili la Biblioteca dei ragazzi, le sale di lettura, di consultazione e il servizio di prestito. Il deposito di manoscritti, riviste, libri e dvd moderni rimarrà invece a Palazzo Crepadona, accessibile ai soli operatori bibliotecari.

Per questo, fino a quando la biblioteca non tornerà nella sede originaria, i servizi di consultazione e di prestito non saranno immediati, ma il materiale richiesto verrà recapitato al Bembo nel giro di qualche ora, come d’altronde già accade nelle grandi biblioteche nazionali. Biblioteca e Comune ribadiscono che al termine degli interventi si potranno restituire ai bellunesi Palazzo Crepadona e la Biblioteca ancora più belli e funzionali, con la novità della Mediateca delle Dolomiti. Insomma, una volta ultimata l’opera, tutti gli sforzi e i disagi saranno adeguatamente ripagati.