Francesco Sperti, alla guida della unità operativa di oculistica di Belluno e, da alcuni mesi, facente funzioni di direttore anche a Feltre, ha fatto il punto sulla chirurgia mini-invasiva del glaucoma che costituisce un rilevante problema di salute pubblica rappresentando la seconda causa di cecità nel mondo dopo la cataratta ma, a differenza di quest’ultima, la perdita visiva associata al glaucoma è irreversibile (secondo recenti stime in Italia sono circa 800.000 i pazienti accertati. In termini percentuali ciò equivale al 2.5% della popolazione italiana sopra i 40 anni).
Da circa 2 anni l’Oculistica di Belluno sta impiantando un dispositivo medico da inserire all’interno dell’occhio nei pazienti glaucomatosi, dispositivo che risulta meno invasivo rispetto agli interventi standard e che si dimostra capace di eliminare la complicanza maggiore della chirurgia tradizionale (l’ipotonia spinta) consentendo un deflusso controllato dell’umore acqueo.
Il dispositivo in uso a Belluno – spiega l’oculista Marco Vaccaro – è costituito da un tubicino di 6 mm con un diametro interno di 45 micron; tale calibro ridotto offre un’aumentata resistenza al deflusso di umore acqueo e previene fenomeni di ipotonia post-operatoria da eccessivo drenaggio dalla camera anteriore allo spazio sottocongiuntivale. Può essere inserito da solo o in associazione alla chirurgia della cataratta.
Per ora i pazienti trattati con questa tecnica sono stati 20 e solo in un caso è stato necessario ricorrere anche alla chirurgia tradizionale. Il vantaggio principale per i pazienti è l’aver eseguito l’intervento in anestesia topica e soprattutto il basso profilo di rischio di tale procedura.
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3 commenti
Roberto
Marco Accardo e il miglior chirurgo oculistica. Educato e risponde alle domande
Roberto
Marco Vaccaro e un grande chirurgo occulista
Alberto
Ho fatto intervento x glaucoma… ma non ha avuto successo- dopo 6 mesi al punto di prima