Nella giornata di oggi, giovedì 2 gennaio, alcuni operatori sono saliti per i rilievi. Poi, passato il periodo delle festività, riprenderanno i lavori. E di buona lena, visto che i Mondiali 2021 sono dietro l’angolo. In conseguenza dei lavori di elettrificazione della linea Conegliano – Ponte nelle Alpi attualmente in corso, quella di Polpet si troverà a essere la stazione più vicina a Cortina, che potrà essere raggiunta con treni veloci elettrici, senza trasbordi su treni diesel. Pertanto potrà essere utilizzata come stazione di riferimento per il turismo legato ai prossimi eventi sportivi di Cortina d’Ampezzo.
«L’obiettivo degli interventi iniziati a Polpet è di attrezzare la stazione in modo adeguato per gestire l’intermodalità treno/autobus e per garantire un buon livello di accoglienza per i viaggiatori, compresi quelli a mobilità ridotta», sottolinea il deputato bellunese del Pd Roger De Menech. «Le opere devono essere viste all’interno di un contesto complesso. Nel momento in cui sarà completata l’elettrificazione, Ponte nelle Alpi rivestirà un ruolo fondamentale nel collegamento tra anello basso e anello alto. Il tutto rientra nel “Piano 600 stazioni”».


Rfi (Rete ferroviaria italiana) investirà sulla stazione di Polpet 2 milioni e 200 mila euro. Rfi ha già erogato una prima tranche di finanziamento. Il progetto prevede l’innalzamento dei marciapiedi di stazione di 30 cm, come da attuale standard, per facilitare la salita/discesa dai treni; l’installazione di ascensori che colleghino i marciapiedi di stazione col sottopasso; la realizzazione di un terminal bus nell’ex scalo adiacente la stazione; la risistemazione del fabbricato viaggiatori e delle pensiline.
«La parte più interessante dei lavori è quella che porterà alla creazione di un parcheggio per l’interscambio gomma-rotaria», continua De Menech. «Ci sarà spazio per quattro corriere più le pensiline e l’aspetto più qualificante è che ci sarà anche un collegamento gli interventi nell’area ex Comedil (dove al lavoro c’è una ditta privata). Si risolverà inoltre l’annoso problema della “barriera” tra Polpet e la ferrovia. Allo stato attuale il sottopassaggio consente l’arrivo solo fino al terzo binario. La richiesta fatta a Rfi mira a permettere di collegare questa porzione con la viabilità di via Roma e da Piazza Boito verso la ferrovia».
I lavori di Rfi riguarderanno si concentreranno anche sulla riqualificazione degli spazi che ospiteranno tutta la parte logistica. La progettazione del terminal bus sarà eseguita con il Comune di Ponte nelle Alpi, in modo coordinato e condiviso, per compatibilizzarla con la modifica della viabilità attorno alla stazione, che era già stata studiata in precedenza dal Comune stesso. «Non dimentichiamo poi che i lavori in stazione sono collegati a quelli eseguiti nello stabile di via Mangiarotti, dove sorge la biblioteca civica», fa presente il sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini. «A luglio 2019 abbiamo inaugurato la biblioteca rinnovata e, la prossima estate, andremo a tagliare un altro nastro: quello del punto informativo che, grazie ai fondi del Gal Prealpi e Dolomiti, sorgerà sempre nell’edificio di via Mangiarotti». Un punto di collegamento e informazioni per il cicloturismo e per i turisti in generale, proprio accanto alla stazione. «Il tutto rientra nella filosofia del “Piano 600 stazioni”», ricorda De Menech, «che punta a trasformare le stazioni in hub per treni e bus con parcheggi, autonoleggi, car sharing, veicoli elettrici ma anche temporary office e incubatori di star up». Martina Reolon
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