Belluno °C

giovedì 12 Giugno 2025,

«Letteratura contro», Davide Rondoni al Liceo Lollino

L'appuntamento con il poeta e saggista sarà venerdì 17 gennaio alle ore 18.30

Com’è possibile che, nella patria di Dante, Petrarca, Boccaccio, Leopardi, Foscolo, Manzoni, solo una percentuale risibile di cittadini dichiari di leggere almeno un libro all’anno? È quanto si chiede Davide Rondoni, poeta, editorialista e saggista, nel suo «Contro la letteratura. Un’accusa e una proposta» (Bompiani 2016). Rondoni sarà presente a Belluno, nell’aula magna del Liceo Lollino Classico e Scientifico, venerdì 17 gennaio alle 18.30, in concomitanza con la notte nazionale dei licei classici.

L’atto di accusa di Rondoni è chiaro e circostanziato: la responsabilità va attribuita, sia pure in concorso di colpa con altri fattori, alla scuola, dove non arde il fuoco della passione per la lettura e per la sua condivisione: «Uno degli errori d’impostazione dell’attuale generale modo di insegnare la poesia e la letteratura è il tentativo di fare dei ragazzi degli esperti, invece che degli amanti: come se la scuola dovesse creare dei minicritici letterari invece che lettori curiosi».

Ma non manca l’aspetto propositivo: creare un sistema di insegnamento basato non solo sulla passione, («la passione da sola non basta perché in ogni vero amore occorrono anche pazienza e conoscenza»), ma anche sulla libertà: per Rondoni le ore di italiano dovrebbero diventare facoltative. Certo, è necessario che un ragazzo che studia in Italia «sappia almeno a grandi linee la storia della letteratura nazionale», ed è un compito che può spettare all’insegnante di storia. Ma il docente di letteratura dovrà, in certo modo, ‘‘meritarsi’’ i suoi alunni.

L’evento è organizzato dal Liceo Lollino Classico e Scientifico e dall’Associazione Amici del Liceo Lollino.

Davide Rondoni, nato a Forlì nel 1964, ha pubblicato alcuni volumi di poesia: «La natura del bastardo» (Mondadori 2016), «Si tira avanti solo con lo schianto» (Whyfly 2013), «Apocalisse amore» (Mondadori 2008), «Avrebbe amato chiunque» (Guanda 2003), «Compianto, vita» (Marietti 2001), «Il bar del tempo» (Guanda 1999), «Rimbambimenti», (Raffaelli 2010), con i quali ha vinto alcuni dei maggiori premi di poesia.

Tradotto in vari paesi in volume e rivista, Rondoni collabora alla scrittura di film e di mostre high-tech experience, ha fondato e dirige il centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista clanDestino. Suoi recenti volumi di saggi sono «L’infinito. Lo strano bacio del poeta al mondo» (2019) «L’allodola e il fuoco. Le 50 poesie che mi hanno acceso la vita» (La nave di Teseo 2017), «Nell’arte vivendo, prose e versi su arte e artisti» (Marietti 2012), «Il fuoco della poesia» (Rizzoli 2008), «Non una vita soltanto» (Marietti 2001). Diverse anche le pubblicazioni di prosa.

Rondoni è noto anche come opinionista del quotidiano «Avvenire», è stato critico letterario nel supplemento domenicale de «Il Sole 24 Ore» e collabora con diverse emittenti televisive.

1 commento

  • La letteratura non andrebbe studiata a scuola, veicolata dalle parole di uomini e donne sopravvissuti a vanagloria, passione, necessità. Mai dalla bocca vivo suono vibrante e contaminato.
    Ogni poesia, ogni racconto, romanzo, altra forma di parola andrebbe letta con riservatezza, desiderata, scelta, cercata. Tra le mura di casa, a letto, sul divano, nella sdraio, alcun altra presenza che il lettore e il libro, una finestra. Fuori casa in una panchina appartata, un albero, un fiore essiccato, l’erba, l’ombra. Non a scuola, non a teatro, non letture pubbliche. Ascolto da morto a vivo, un raggio di sole, ché il vivo al vivo maleodora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *