Nella giornata di oggi, venerdì 28 febbraio, l’Ater ha inaugurato in forma privata (causa Coronavirus) l’edificio che si trova in via Dolabella 51 a Belluno, dando il benvenuto ai nuovi assegnatari dei quattro alloggi popolari.
La presidente dell’Ater, Ilenia Rento, ha introdotto la cerimonia sottolineando che si trattava sicuramente di un momento importante nella vita degli assegnatari, ma lo era anche per l’Ater che vedeva compiersi la sua missione. Ricordando poi che le case popolari sono costruite con i sacrifici della collettività, in quanto edificate con contributi pubblici, la presidente Rento ha rimarcato che è fondamentale che vengano mantenute correttamente, non solo per quanto riguarda gli alloggi, ma anche per quanto concerne le pertinenze: giardini e parti comuni (Ater – ha precisato – farà i relativi controlli e se gli inquilini non dovessero ottemperare a quanto prescritto perderanno l’alloggio).
All’inaugurazione ha partecipato anche il consigliere regionale Franco Gidoni che ha portato il saluto della Regione e si è complimentato per la qualità dell’intervento di riqualificazione dell’edificio che bene si inserisce nel contesto abitativo esistente.
Il direttore lavori, Giovanni Rizzardi Soravia, ha spiegato che si tratta di un edificio all’avanguardia dal punto di vista tecnologico perché prevede un sistema ibrido di generazione del calore che utilizza energia elettrica dal sistema fotovoltaico posto in copertura e pompa di calore. Inoltre gli alloggi sono dotati di un sistema di ventilazione meccanica controllata che permette un ricambio continuo dell’aria all’interno degli alloggi con miglioramento della qualità dell’aria interna e contestuale risparmio energetico.
Oltre al tradizionale taglio del nastro, c’è stata anche la benedizione degli appartamenti da parte del parroco di Cavarzano, don Andrea Constantini.
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