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lunedì 15 Dicembre 2025,

Telefoni, arriva il 5G. L’Arpav tranquillizza sui rischi

La tecnologia 5G, la più avanzata, si sta diffondendo anche in Italia e molti già hanno espresso preoccupazioni per la salute.

L’Arpav, Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, sul suo sito internet ha dedicato una nuova pagina al tema del 5G, la nuova modalità di trasmissione dati per i telefoni cellulari. La tecnologia 5G, la più avanzata, si sta diffondendo anche in Italia e molti già hanno espresso preoccupazioni per la salute. Faranno male le onde del 5G? Ci sono già antenne di questo tipo nel Veneto? A queste e molte altre domande rispondono gli esperti dell’Arpav, per leggere tutta la pagina basta cliccare QUI.

La pagina spiega, per esempio, che «dal punto di vista tecnologico cambia la modalità di trasmissione, non più ‘statica’ in una determinata area ma centrata sull’utente o meglio sul dispositivo: le nuove antenne consentono di ottenere fasci di emissione ‘dinamici’ nel tempo e nello spazio».

Tutti siamo preoccupati per le possibili ricadute sulla salute. «La normativa italiana fissa i limiti nella gamma di frequenza 100kHz – 300GHz, indipendentemente dalla tecnologia di rete utilizzata. Le tre bande di frequenza che verranno utilizzate per il 5G ricadono all’interno di questo intervallo i cui limiti, individuati dalla normativa italiana per la tutela della salute pubblica, sono tra i più cautelativi d’Europa», spiega l’Arpav. E ancora: «si ritiene importante segnalare un recente studio pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, che fa il punto sui rischi per la salute legati ai campi elettromagnetici. Il rapporto conclude affermando che le evidenze scientifiche correnti non giustificano modifiche sostanziali all’impostazione attuale degli standard internazionali di prevenzione dei rischi per la salute (cioè gli attuali limiti di esposizione)».

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