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martedì 30 Aprile 2024,

Le Fiamme Gialle sequestrano mascherine prive del marchio CE

La Guardia di finanza invita tutti i compratori e i rivenditori a verificare attentamente, al momento dell’acquisto, il prodotto di cui ci si sta approvvigionando, affinché nessuno approfitti della buona fede altrui in questa situazione emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19.

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Cinque sanzioni amministrative nei confronti di persone che passeggiavano o svolgevano attività sportiva senza curarsi delle disposizioni vigenti e mascherine sequestrate in quanto prive del marchio CE. Sono settimane impegnative per il Comando provinciale della Guardia di finanza di Belluno, impegnato nei controlli per la tutela della salute pubblica, nell’ambito delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19.

Dal 27 marzo ad oggi, venerdì 3 aprile, sono state impiegate su strada 30 pattuglie nell’intero territorio provinciale, da sommare a 26 ulteriori pattuglie del Soccorso Alpino/Sagf di Cortina d’Ampezzo e di Auronzo di Cadore lungo i principali sentieri turistici di montagna delle dolomiti bellunesi. Sono stati effettuati oltre 400 controlli, sia nei confronti di persone fisiche che di esercizi commerciali, al fine di verificare il corretto adempimento delle disposizioni limitative contenute nelle normative in vigore: le Fiamme Gialle hanno potuto constatare una generalizzata corretta attuazione da parte della popolazione controllata. Ma c’è sempre qualcuno che sgarra: i finanzieri hanno infatti elevato 5 sanzioni amministrative ex art.4, comma 1 del Decreto Legge 25 marzo 2020 n.19, nei confronti di altrettanti cittadini che, senza alcun giustificato motivo, passeggiavano o svolgevano attività sportiva individuale senza curarsi delle disposizioni limitative vigenti.

Sempre dal 27 marzo a oggi, sono stati controllati 24 esercizi tra farmacie e parafarmacie. I controlli hanno portato al sequestro di 5 mascherine protettive facciali in tessuto ed è stata accertata la messa in vendita di ulteriori 1.509 pezzi privi del marchio CE e prodotti in assenza del previsto accreditamento dell’Istituto Superiore di Sanità ex art. 15 del D.L. n. 18/2020, inerente alla produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti disposizioni. Il produttore e il rivenditore sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Belluno, rispettivamente, per le violazioni ex art. 501 bis c.p. (manovre speculative su merci) e art. 515 c.p. (frode in commercio).

In riferimento all’acquisto di mascherine protettive, dispositivi di protezione individuale e presidi medico-chirurgici, la Guardia di finanza invita tutti i compratori e i rivenditori a verificare attentamente, al momento dell’acquisto, il prodotto di cui ci si sta approvvigionando, affinché nessuno approfitti della buona fede altrui in questa situazione emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19.

Durante l’ultima settimana, a supporto della Prefettura di Belluno, sono stati intrapresi anche specifici servizi volti a verificare il contenuto delle comunicazioni inviate al prefetto dalle imprese che, ritenendo di rientrare nelle esimenti di cui al Dpcm datato 22 marzo 2020, hanno inteso proseguire la loro attività industriale o commerciale, altrimenti sospesa fino al 13 aprile 2020. Le attività a tutela della collettività proseguiranno, a cura dei reparti dipendenti dal Comando provinciale di Belluno, per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.

In totale, dall’11 marzo scorso, le Fiamme Gialle hanno impiegato su strada 157 pattuglie, di cui 61 del Soccorso Alpino/Sagf, mentre i controlli nei confronti di persone fisiche ed esercizi commerciali superano complessivamente i 1.200. M.R.

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