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giovedì 12 Giugno 2025,

Ciclopedonale, park scambiatore e parcheggio bici: Belluno pensa alla mobilità sostenibile

Per tutti e tre gli interventi ci sono i progetti definitivi, che sono stati approvati oggi, lunedì 6 aprile, dalla giunta di Palazzo Rosso riunitasi nel pomeriggio in videoconferenza.

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Il piano è provinciale, si chiama “Verso una mobilità sostenibile in Dolomiti Unesco”, e nel Comune di Belluno vedrà la realizzazione di un tratto di pista ciclopedonale a Marisiga, del parcheggio scambiatore a Col da Ren e del parcheggio bici con pensilina nell’area della stazione. Per tutti e tre gli interventi ci sono i progetti definitivi, che sono stati approvati oggi, lunedì 6 aprile, dalla giunta di Palazzo Rosso riunitasi nel pomeriggio in videoconferenza.

Il progetto provinciale, che ha partecipato al bando “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro” lanciato dal Ministero dell’Ambiente, prevede interventi per un costo complessivo di poco inferiore ai 2,6 milioni di euro: di questi, poco più di 610 mila sono relativi ad interventi di competenza del Comune di Belluno. Questa spesa sarà coperta con 360 mila euro finanziati dal bando ministeriale e con 250 mila euro come quota di cofinanziamento comunale.

Per quanto riguarda la ciclopedonale, verranno realizzati circa 800 metri di pista in località Marisiga che consentiranno di unire i tratti di ciclabile già realizzati negli anni scorsi: in particolare, si interverrà in Via Marisiga, con la realizzazione di un tratto di circa 220 metri, e lungo Via Prade e Via Feltre, per 580 metri. In questo modo si rendono completamente percorribili circa 3,5 km di percorso dal centro cittadino fino a Salce.

Altro importante intervento previsto dal progetto è il parcheggio scambiatore che avrà accesso da via Col da Ren e sarà direttamente collegato al percorso ciclabile lungo via Prade. Ospiterà circa una novantina di nuovi posti auto che saranno disponibili a poca distanza dalla città, che viene così ad essere facilmente raggiungibile proprio attraverso il percorso ciclopedonale. Il costo per questi due interventi è di poco superiore ai 470 mila euro.

Ultimo intervento del progetto è il parcheggio protetto per le biciclette, che troverà spazio nella zona della stazione ferroviaria e dell’autostazione. Verrà realizzata una pensilina che potrà accogliere una cinquantina di biciclette. Per quest’opera, il costo sarà di circa 140 mila euro.

«Il Comune di Belluno ha aderito alla “Carta metropolitana della mobilità elettrica”, iniziativa nata dal basso che oggi vede coinvolte numerose città italiane e che ha tra i promotori grandi città come Milano, Torino e Bologna», ricorda l’assessore alla mobilità sostenibile, Alberto Simiele. «Si tratta di una grande occasione di discussione e di confronto sui temi delle mobilità sostenibile, in particolare quella elettrica. Anche per questo, l’intenzione sarà quella di puntare sulle e-bike per il servizio di bike sharing, che darà la possibilità di prelevare la bici in una zona della città e depositarla in un’altra e che coinvolgerà il parcheggio bici in stazione, il parcheggio scambiatore di Col da Ren e altri punti del centro città».

«Si tratta di un’importante opera che ha come obiettivo, oltre a quello ambientale e di una mobilità più sostenibile, anche quello di aumentare la sicurezza stradale e l’attrattività turistica», aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Biagio Giannone. «Se infatti da un lato rendiamo più sicuri gli spostamenti a piedi, sulle due ruote, ma anche in auto dei nostri concittadini, dall’altro rafforziamo la rete di collegamenti ciclabili tra le nostre frazioni e il centro città, potenziando il servizio per i visitatori».

1 commento

  • Qualcuno dei partecipanti alla videoconferenza ha mai percorso la ciclabile di via Feltre in bicicletta ? A parte che si può percorrere solo in direzione Marisiga, è una semplice striscia di vernice, senza nessuna protezione, quasi sempre occupata da auto parcheggiate che obbligano a pericolose deviazioni, insomma tutt’altro che una mobilità in sicurezza.
    Se guardo solo ai contributie agli incentivi cerco di fare il maggior numero di km ciclabili possibile, se invece guardo all’effettivo sviluppo di una mobilita sostenibile casa-lavoro allora cerco di mettere in sicurezza i tratti maggiormente utilizzati dai ciclisti.

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