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domenica 15 Giugno 2025,

Casa di riposo di Santa Croce del Lago, emergenza sanitaria in miglioramento

Un nuovo ospite positivo, ma 3 guariti dei 23 che erano positivi (per gli altri, dopo 15 giorni di isolamento, c’è fiducia per i risultati dei nuovi controlli). Rientrati al lavoro anche 7 dipendenti. Continua anche il sostegno da parte del territorio (nella foto le pizze offerte dalla pizzeria Dolomiti).

È in fase di miglioramento la situazione di emergenza sanitaria nella Casa di soggiorno «Villa don Gino Ceccon» di Santa Croce del Lago. In settimana non ci sono stati decessi in struttura. Per i 23 ospiti residenti positivi al Covid19 sono trascorsi i quindici giorni di isolamento e si sta proseguendo con le procedure di controllo. Dai tamponi effettuati la scorsa settimana, tre ospiti risultano negativizzati. Per gli altri si è in attesa dei risultati, comunque le loro condizioni di salute sono in fase di miglioramento, probabilmente una dozzina di ospiti saranno negativi al prossimo test. C’è anche un nuovo caso di positività.

Sono rientrati al lavoro sette dipendenti che erano positivi al virus e che hanno trascorso il periodo di isolamento domiciliare e sono stati effettuati quattro tamponi ad altrettanti operatori positivi a casa in quarantena.

La curva è dunque in discesa anche se «non abbassiamo la guardia – afferma il direttore della struttura Marco Sossai – e manteniamo il protocollo delle misure di sicurezza attuate dall’inizio di marzo. In collaborazione con l’Azienda Sanitaria proseguiamo con il monitoraggio di ospiti e dipendenti, attraverso test sierologici e tamponi che sono in calendario dal 3 al 10 maggio».

Continua anche il sostegno da parte del territorio. Nei giorni scorsi la pizzeria Dolomiti ha offerto la pizza ad ospiti e dipendenti; l’associazione pesca sportiva Bacino pesca n. 7 ha donato due termoscanner per rilevare la temperatura; la Lega Navale sta predisponendo una donazione di televisori per allietare le giornate ai residenti.

In una telefonata dei giorni scorsi, condividendo il percorso e la situazione che sta vivendo la Casa, il sindaco Umberto Soccal ha rimarcato a nome personale e della comunità il suo vivo ringraziamento a tutto il personale del Centro servizi, poiché i risultati che si stanno ottenendo sono frutto del grande impegno e della dedizione con cui hanno operato in questi giorni emergenziali.

Da lunedì inizia ufficialmente la “fase2” programmata dal Governo, ma per Villa don Gino Ceccon «è prematuro pensare alla riapertura – afferma Sossai – anche perché con la ripresa di aziende e attività, operatori e famigliari potranno avere più contatti e potrebbero quindi essere veicolo di contagio». In ogni caso, spiega il direttore, «stiamo studiando appositi protocolli che garantiscano da un lato la ripresa delle relazioni personali e dall’altro la tutela sanitaria».

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