Negli ultimi giorni si sta registrando in tutte le Ulss del Veneto un ritardo nella refertazione dei tamponi Covid-19. Ritardo che è legato principalmente a tre fattori: maggior numero di tamponi effettuati, carenza di reagenti e guasto tecnico alle apparecchiature dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Spiega il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, Luciano Flor: «Le due macchine che dal 25 febbraio stanno lavorando incessantemente 24 ore su 24 per processare una media di 4-5 mila tamponi al giorno funzionano da qualche giorno a scarto ridotto a causa di un guasto tecnico di 2 apparecchiature che dovrebbe essere risolto entro giovedì. Per la prossima settimana è previsto in Azienda Ospedaliera l’arrivo di due macchine nuove, ordinate a marzo e attese da fine aprile, che consentiranno di mettere a regime il sistema, portando a 8mila al giorno il numero di tamponi processati».
Alla rottura delle macchine di Padova si è associato un aumento dei tamponi che vengono fatti alla popolazione. Complessivamente nelle Ulss del Veneto i tamponi sono passati in poco tempo da 8 mila a 11 mila al giorno, con punte di 13mila. Nella settimana dal 6 al 12 aprile i tamponi esaminati complessivamente sono stati di 7.798 e nella settimana dal 4 al 10 maggio 11.045.
Nella Ulss Dolomiti sono stati eseguiti complessivamente oltre 28 mila tamponi dall’inizio dell’emergenza sanitaria. I tamponi inviati al laboratorio dell’Azienda Ospedaliera di Padova dal 6 maggio ad oggi sono stati circa 3.090 di cui circa 2.020 sono in attesa di esito (quando arriveranno i risultati di questi tamponi sarà interessante verificare se siano dipesi da questi ritardi i pochi positivi al Coronavirus riscontrati in provincia nelle ultime giornate).
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