Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato ieri, martedì 19 maggio, un ordine del giorno dedicato espressamente al Colle di Belluno, primo firmatario il consigliere bellunese Franco Gidoni, con il titolo «Interventi a sostegno della stazione sciistica del Nevegàl a Belluno». L’odg fa leva sugli strumenti economici a cui la Regione lavora nell’ambito delle misure a favore delle imprese in crisi a causa dell’epidemia di coronavirus.
Con l’ordine del giorno il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale «a sostenere il Comune di Belluno, qualora lo stesso rientrasse in possesso degli impianti sciistici del Nevegàl, negli interventi destinati alla manutenzione, revisione e/o miglioramento degli impianti di risalita, e connesso impianto di innevamento artificiale, considerato l’interesse che la località riveste nell’offerta turistica e nell’economia del territorio non solo bellunese». C’è insomma l’ok della Regione sull’operazione che si sta delineando nel capoluogo, con la prospettiva del passaggio degli impianti in mano pubblica comunale.
«Mai come in questo momento il comparto turistico ha bisogno del sostegno delle Istituzioni. L’emergenza sanitaria ha minato alla base il futuro delle strutture turistiche delle nostre montagne: un settore fondamentale per l’economia del Veneto, se consideriamo che il turismo alpino nel solo periodo invernale vale l’11% del PIL nazionale. Il coronavirus ha fatto sì, che la stagione invernale chiudesse anzitempo. E ora la stagione estiva parte in salita. È quindi necessario fare tutto quanto in nostro potere per sostenere le nostre montagne e, in particolare, il Nevegal», ha commentato Gidoni, esponente della Lega. «L’amministrazione comunale di Belluno, sta valutando l’idea di rientrare in possesso degli impianti sciistici del Nevegal. Questo permetterà di avviare un nuovo rilancio per questa zona che troppo è stata trascurata. La Regione del Veneto», continua il consigliere, «si è già spesa per dare nuova vita a questa stazione: è in corso di esame, un Progetto di legge che prevede l’istituzione di un fondo per la valorizzazione dei comprensori sciistici. A fare da apripista, sarà il comprensorio sciistico del Nevegal, nel Bellunese, che potrà accedere in via sperimentale». «Con il mio Odg, il Comune di Belluno avrà al suo fianco la Regione che sosterrà l’amministrazione negli interventi destinati alla manutenzione degli impianti di risalita, al loro ammodernamento e a quello dell’impianto di innevamento invernale. In questo modo permetteremo agli albergatori, e agli operatori turistici di poter recuperare quanto perso fino ad ora con la prossima stagione invernale. Speriamo, a questo punto, che anche il Comune di Belluno faccia la propria parte per rientrare in possesso degli impianti e garantire così», conclude Franco Gidoni, «un futuro più luminoso all’Alpe del Nevegal».
E subito è arrivato il commento molto positivo da parte del presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin. «Ottima l’approvazione dell’odg sul Nevegal in consiglio regionale. Da parte nostra, non mancherà un impegno nei confronti della stazione sciistica bellunese, come non è mai mancato per nessuna località. Lo abbiamo sempre detto che il Nevegal rappresenta un patrimonio fondamentale per tutto il sistema dello sci bellunese, perché di fatto costituisce la prima stazione di arrivo dalla pianura, quella in cui molti veneti hanno imparato a sciare, prima di spostarsi in località più blasonate», afferma il presidente Padrin. «La situazione di difficoltà che si è venuta a creare però rischia di far chiudere per sempre gli impianti, con conseguente perdita del demanio sciabile che è di gestione della Provincia. Non vogliamo perdere questa possibilità. Per questo anche la Provincia sosterrà il Comune di Belluno, se l’amministrazione intenderà acquistare nuovamente la seggiovia, gli ski-lift e gli altri impianti a servizio della skiarea. Il gioco di squadra con la Regione dovrà mettere a frutto non solo la sopravvivenza, ma anche il rilancio del Nevegal».
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