Se lo dice il sindaco, vuol dire che stavolta ci siamo. Andrea De Bernardin, primo cittadino di Rocca Pietore, ha pubblicato sulla chat di dialogo con i concittadini due foto che ritraggono l’interno del nuovo bar-ristorante-reception di Laste di Rocca Pietore.
«Questo è il nuovissimo bar-ristorantino di Laste», spiega il sindaco, «realizzato in un fienile di un coraggioso nostro cittadino che ha investito molto del suo nonostante il contributo del Fondo Comuni di Confine al 70%. Appena si riesce ad aprire varrà la pena farsi un giretto… ». Si parlava di Pasqua, ma il coronavirus ha rovinato tutto. O meglio, ha costretto a rimandare. Però ormai manca poco davvero. #staytuned si legge nella pagina Facebook di Laste, da tenere d’occhio per restare aggiornati.

Il bar ristorante si trova proprio in centro a Laste, nella frazione di Daghei, vicino alla chiesa. È ricavato dentro un edificio antico che, come spesso si vede a Laste e nelle Dolomiti, è adiacente a un «tabié», un fienile. L’ingresso è stato ricavato proprio nella parte del fienile, splendidamente “convertito” mettendo bene in vista l’antica struttura portante di grossi travi in legno.
Appena entrati si incontra un angolino che sarà la reception per chi vuole soggionare negli alloggi dell’ospitalità diffusa di Laste, un progetto legato proprio all’apertura del bar ristorante. Si prende la chiave della casa in cui dormire, che viene gestita con gli standard di un albergo quanto a biancheria e pulizie, ma si fa colazione nel bar, dove si può anche pranzare e cenare. Ovviamente bar e ristorante sono aperti a tutti, non solo ai clienti dell’ospitalità diffusa.
Il bar è nel vano del fienile (una curiosità: il piano sottostante è ancora un vero fienile!), il bancone di grosso legno antico propone il profilo del Civetta, la montagna che a Laste si vede da ogni angolo, con il Pelmo e, da Moé, la Tofana di Rozes con il Lagazuoi di Cortina. Poi si varca una porta di fianco a una stufa che è il moderno «fornél» per entrare nel ristorante vero e proprio, la «stua» su un intero piano della casa in sassi, con le finestre affacciate sul Civetta, sui prati, sulle frazioni di Laste e su quello strapiombo che è il Sas de Rocia ritratto in copertina dall’inglese Amelia Edwards che nell’Ottocento scrisse il libro «Untrodden Peaks and Unfrequented Valleys» (Cime inviolate e valli sconosciute): il libro che aprì la strada al turismo europeo alla scoperta delle Dolomiti. Partendo da Laste.

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4 commenti
Daniela
Laste ,un angolo di dolomiti poco frequentato , complimenti ai gestori e un grande in bocca al lupo ….buon cammino! Dagai Daniela
Emma feruglio
Sono felice.Un grazie grande grande a chi farà rivivere il posto piu bello del mondo.Complimenti per l’arredamento:è stupendo.Ci si vede presto
Marco
Mi piacerebbe trascorrere qualche gg a Laste, paese di mia suocera, come posso contattare per info e prenotazioni l’albergo diffuso?
Grazie, M.C.
Nives Baro
Mi interessa il van n. Telefonico per prenotare se possibile, per due persone nei giorni 7/8/9 agosto. Siete già attivi?