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venerdì 20 Giugno 2025,

Ideal Standard, Donazzan: «Chiediamo i piani di rilancio per Trichiana»

Il confronto, alla vigilia della ripresa dell’attività lavorativa nello stabilimento bellunese prevista per lunedì 15, si è concentrato sul futuro a medio periodo della programmazione aziendale del gruppo e dell’attività produttiva a Trichiana.

L’aspetto positivo è l’anticipo di due settimane della ripresa dell’attività lavorativa nella sede di Borgo Valbelluna, rispetto all’iniziale calendario prospettato dal gruppo, che aveva privilegiato in termini temporali la ripartenza dell’attività nelle sedi in Bulgaria, nella Repubblica Ceca e nel Regno Unito. Continuano però a mancare, ad oggi, elementi concreti rispetto alla programmazione aziendale nel breve-medio periodo. È l’esito del confronto che si è svolto in videoconferenza oggi, su richiesta della Regione del Veneto, tra i vertici nazionali ed europei del gruppo Ideal Standard, che ha rilevato l’ex stabilimento Ceramica Dolomite di Trichiana. In collegamento anche il ministro per i Rapporti con il parlamento Federico D’Incà, l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, il coordinatore dell’unità regionale di crisi aziendale Mattia Losego, i rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Economico e le tre sigle sindacali territoriali e nazionali.

Il confronto, alla vigilia della ripresa dell’attività lavorativa nello stabilimento bellunese prevista per lunedì 15, si è concentrato sul futuro a medio periodo della programmazione aziendale del gruppo e dell’attività produttiva a Trichiana. Mise e Regione Veneto hanno invitato l’azienda ad utilizzare questo periodo di parziale fermo per pianificare le iniziative di rilancio industriale del sito produttivo di Trichiana. Rilancio che – hanno evidenziato assessore e Unità di crisi – può contemplare investimenti produttivi, piani per ricerca e sviluppo e adeguamento delle competenze dei lavoratori.

Come da accordi, la Regione Veneto ha preso l’impegno a realizzare un nuovo incontro, insieme alle altre istituzioni, entro metà luglio, al fine di verificare l’evoluzione della situazione aziendale. Tutte le istituzioni hanno invitato l’azienda a intensificare il confronto con le organizzazioni sindacali, che rappresentano 600 lavoratori che hanno dimostrato, nel tempo, di supportare lo sviluppo del sito e che sono pronti a riavviare i cicli produttivi.

«Lo stabilimento Ideal Standard di Trichiana rappresenta un’eccellenza nel settore dei sanitari e della ceramica e avrà tutta l’attenzione necessaria da parte del Governo affinché avvenga la ripresa della produzione», sottolinea il ministro D’Incà. «Come si è già verificato nella vertenza legata all’Acc di Mel, ci sarà tutto il mio impegno, in ogni sede, per dare una prospettiva solida ai 600 dipendenti dell’azienda».

«Abito molto vicino allo stabilimento di Trichiana», prosegue D’Incà,« e ho evidenziato ai rappresentanti dell’azienda la mia conoscenza personale con i dipendenti che, oltre ad avere un’elevata professionalità, considerano lo stabilimento come un simbolo del territorio: nel corso del tempo, c’è stato un forte impegno da parte di ognuno di loro, proprio in virtù di questo legame speciale con l’azienda. Uno stabilimento che vanta una tradizione importante e che ha sempre lavorato molto bene nel settore».

Il Ministro D’Incà ha illustrato l’attenzione del Governo sulle imprese italiane: «Siamo estremamente decisi a mantenere le attività manifatturiere nel nostro Paese. Le difficoltà legate al Coronavirus hanno sicuramente colpito la vita di tutti, ma il Governo si è attivato per la tutela dei posti di lavoro e delle imprese: sono stati messi a disposizione 15 miliardi di euro per la cassa integrazione, siamo stati l’unico Stato in Europa a destinare una cifra così importante per questa misura; 25 miliardi sono stati messi per le imprese. Inoltre è stata data forte attenzione per il rilancio dell’edilizia con un ‘ecobonus’ al 110 per cento per le ristrutturazioni: nessun altro Paese ha attuato un provvedimento come questo che ha suscitato fortissimo interesse per le ristrutturazioni delle proprie abitazioni».

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