L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 avrà un’influenza di lungo termine sulle abitudini di consumo degli italiani, anche per quanto riguarda il turismo che, nell’estate 2020, sarà «slow». Una tendenza che preferisce il kilometro zero e, in particolare, le destinazioni dove il rischio di assembramento è più basso. Perché non scegliere allora le malghe? Decisamente è quello che sperano i gestori di malga Montegal e malga Van, nella parte alta di Limana, entrambe di proprietà del Comune.
«Le strutture hanno ripreso la loro attività a inizio giugno», fa sapere Alex Segat, assessore a difesa del territorio, ambiente e agricoltura. «Ora aspettiamo solo che arrivi il bel tempo e siamo fiduciosi che la gente cominci a frequentare le strutture, dando un po’ di ristoro, visto anche il momento particolarmente complicato». Malga Montegal è la più grande del territorio comunale. A occuparsi sia dell’attività di agriturismo che di quella lattiero-casearia è l’Azienda agricola Paulon Andreina. «Il pascolo è di 37 ettari e abbiamo portato 50 capi (45 vacche e 5 vitelli)», spiega Daniele Costa. «Avremmo dovuto aprire a Pasqua, poi siamo stati costretti a rimandare. Ora ci auguriamo davvero che le condizioni meteo migliorino».

Stesso auspicio quello di Fabio De Pellegrin, titolare di Ai Zei, un’azienda agricola polifunzionale ai piedi del monte Talvena e a cui per il 2020 il Comune ha affidato la gestione di Malga Van. «Abbiamo iniziato il 1° giugno», precisa, «e contiamo di partire con la cucina dal fine settimana di sabato 20 e domenica 21 giugno. Per questo ci siamo occupati di lavori nei locali dedicati. Chi viene in malga può acquistare i nostri prodotti: formaggi di vacca e di capra e insaccati. Il nostro obiettivo, ad agosto, è di tenere aperto tutti i giorni». In malga ci sono 50 capi, tra ovini e caprini, più 9 asini e un cavallo. «Non nascondo che la mia paura è quella degli attacchi da parte del lupo», commenta De Pellegrin.


Sul fronte della sistemazione delle strade silvo-pastorali, l’assessore Segat fa sapere che sono in corso alcuni interventi con l’ausilio della squadra dell’Unione Montana Valbelluna. «Un intervento riguarda il “Troi dei Cavai”, che collega Montegal con la cresta in località Casere Frascon», precisa. «Sono state sistemate, con un contributo di 60 mila euro post Vaia, cinque rampe, quelle più danneggiate. I mezzi occupati nella rimozione degli schianti possono quindi transitare in sicurezza». Fondi del Psr, per 100 mila euro, permetteranno invece di riqualificare la strada che collega Malga Van a Pianezze. «In questo momento l’Unione Montana è al lavoro per il taglio delle piante», dice ancora Segat. «La sistemazione vera e propria sarà fatta in autunno. La bretella verrà interamente cementata, si sistemeranno le rampe e i muri di controripa».
Martina Reolon
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