In vista il motto #stop5G. Il Comitato spontaneo di cittadini della provincia di Belluno Elettrosmog5gbl ha manifestato in centro a Belluno a sostegno degli amministratori locali che hanno deliberato atti di precauzione per la salute dei cittadini nei confronti della tecnologia 5G, in attesa di studi che ne attestino l’innocuità. Sono più di ottocento enti locali italiani, tra questi i comuni di Belluno, Feltre, Limana, Pedavena, La Valle Agordina. L’iniziativa locale si è inserita in una manifestazione nazionale, svolta in tante città d’Italia.
Alla manifestazione erano presenti anche gli assessori all’ambiente di Feltre Valter Bonan e di Belluno Alberto Simiele, con alcuni consiglieri comunali. «È arrivata gente da tutta la provincia grazie al passaparola», raccontano gli organizzatori, «sono state raccolte decine e decine di firme per due iniziative, una per la richiesta al comune di cablare i collegamenti a internet wifi e l’altra per la concessione di terreni demaniali da destinare agli studenti per la piantumazione di alberi. È stato letto ai presenti il comunicato stampa dell’Alleanza Italiana Stop 5g, di sostegno e gratitudine a 340 sindaci d’Italia che hanno emanato ordinanze e ai 500 comuni che hanno deliberato mozioni a tutela del diritto di precauzione a favore dei cittadini nei confronti della tecnologia 5G di cui non è mai stato realizzato alcuno studio scientifico autonomo e indipendente che ne dimostri l’innocuità e di protesta alla proposta di Vittorio Colao al Governo di annullare tutti questi atti di cautela e di aumentare di 100 volte i limiti all’inquinamento elettromagnetico».
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