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venerdì 13 Giugno 2025,

Attacco del lupo a due cani? «Non è andata così. E intanto però si fomenta il malanimo»

Negli ultimi giorni sui social si sono susseguiti commenti intrisi di rabbia in relazione alla notizia del presunto attacco dei lupi a cani da guardiania a Malga Garda, in comune di Lentiai. Ma come sono andate esattamente le cose? Pubblichiamo, di seguito, una nota a firma di Michela Canova.

Negli ultimi giorni sui social si sono susseguiti commenti intrisi di rabbia in relazione alla notizia del presunto attacco dei lupi a cani da guardiania a Malga Garda, in comune di Lentiai. Ieri è arrivata anche una nota di Coldiretti Belluno, che ha espresso la sua preoccupazione per le difficoltà che si trovano ad affrontare gli allevatori del territorio provinciale.

Ma come sono andate esattamente le cose? Pubblichiamo, di seguito, una nota a firma di Michela Canova. «Il mio primo pensiero quando ieri ho visto balzare queste foto di bacheca in bacheca, alimentando rabbia, paura, sconcerto, è stato: pensa te, in Abruzzo i cani da guardiania che tornano lordi di sangue di lupo (Che spesso ha la peggio. Anche in Veneto) vengono osannati per aver fatto il loro dovere. Qui li usano per irrancidire gli animi. La seconda è stata: io qui vedo un cane sporco di sangue che non sembra avere grossi problemi e un cane sdraiato a terra che si sta riprendendo da qualche ora brava. La terza è stata andare a vedere chi aveva pubblicato il post: il gestore della malga? Un veterinario? Un testimone? La polizia venatoria? I carabinieri forestali? No. Un tipo X che sulla sua bacheca condivide post Y, molti contro il lupo. Sono andata a dormire pensando: domani leggerò la smentita sui giornali. Dati gli ultimi eventi che stanno minando la convivenza lupo-uomo, la cronaca sarà appurata, distaccata, veritiera. Quando oggi mi è stato girato questo articolo, ho cercato subito quello che ritenevo fondamentale: la parola dei gestori di Malga Garda, ovvero la verifica della ‘notizia’ scritta da pinco panco su Facebook. E non l’ho trovata. C’erano le foto e le due righe di pinco panco, altre dichiarazioni. Mancavano i soggetti primi, i proprietari dei cani, quelli insomma che potevano dire se fosse vero o meno che erano stati ‘sbranati dai lupi’. Non c’era traccia di un loro commento. Così li ho cercati, perché è un sacco che mi manca questa bella parte del giornalismo, la caccia alle notizie. E ho saputo come sono andati i fatti. I due cani sono scappati per mezz’ora, quando sono tornati uno aveva delle ferite superficiali, non si sa se da lupo, cinghiale, cane, filo spinato, Napo orso capo. Nessuno ha visto. Quello sdraiato, che a un occhio non avvezzo poteva apparire moribondo, stava dormendo. Una persona tra le molte presenti li ha fotografati e senza chiedere il permesso ha pubblicato le immagini. E le due righe di accompagnamento. Stanno bene. Li ha visti anche un veterinario. Intanto però si è fomentato il malanimo. Che può essere legittimo, ma non in questo caso e sicuramente non in questi termini. Chi ci rimette è chi vive del territorio, va a discapito del delicatissimo equilibrio nella gestione dei grandi carnivori, fomenta il diffondersi della paura. E non giova al giornalismo».

7 commenti

  • Purtroppo qui si va da un estremo all’altro. Dare credibilità a chi parte con battute sprezzanti è difficile, a persona di buon senso non piace. Fare i fenomeni non serve. Purtroppo, da anni, il “giornalismo bellunese” è molto sensibile al cemento, all’asfalto e anche ai presunti milioni di capi d’allevamento liberi nel bellunese (euf.) ma da anche spazio agli estremisti, senza cultura, di un fantomatico paradiso del dio Pan. Già qualcuno che vada ad informarsi su facebook, a prescindere, mi atterrisce. Non c’è scampo purtroppo, qualcuno ci deve rimettere in questo mondo dove le differenze lo fanno funzionare…(entropia). saluti carnivori.

  • Complimenti dall’amico del popolo per aver pubblicato questa rettifica. Sul giornalismo locale credo sia così in tutta Italia: superficialità, scandalismo e grande attenzione ad assecondare le pulsioni della massa

  • Esemplare la nota della signora Michela Canova, una nota onesta che cerca la verità. Ormai siamo arrivati all’esasperazione dove tutti sono contro i lupi e gli orsi. Anzichè trovare giusti rimedi non manca occasione di fare articoli che sarebbe giusto indagare se sempre corrispondono al vero. Già che ci siamo abbattiamo tutti gli alberi delle foreste per fare allevamenti come in amazzonia, uccidiamo tutti i lupi e gli orsi e magari la lince, etc. No, questa non è la strada giusta, bisogna convivere facendo scelte giuste e non di parte o scellerate.

  • Ecco un commento giusto ! Magari la gente capisse queste cose, purtroppo qui la gente odia troppo i lupi e altro cacciatori, troppo comodo ascoltar una sola versione e fermarsi al piombo come unica soluzione !

  • Se volete vi mando io una bella foto di un cane (quello che ne resta) sbranato dai lupi prima del covid.

  • Io sono in alpago da giorni e vi giuro che ho paura girare con la. Mi.a piccola cagnolina, io amo gli animali però bisogna fare qualcosa il lupo continua a fare morti tra pecore daini e altro ragazzi anche qs sono animali poverini e poi ci sono gli allevatori preoccupati per le loro bestie, dobbiamo fare qualcosa monitorarli allontanarli, non si può vivere con la paura io sto vivendo una vacanza di paura non per me ma. Per la. Mia. 4 zampe, questo è amore p gli animali

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