In un’ora sono caduti 99,6 mm di pioggia, dei quali 52,4 mm in 30 minuti, 33.4 mm in 15 minuti e 23.8 mm in 10 minuti. Sono i numeri impressionati, forniti dall’Arpav, relativi al violento nubifragio che si è abbattuto nella serata di ieri, giovedì 29 luglio, nella parte alta della provincia, in particolare ad Auronzo. Una precipitazione di eccezionale intensità che è stata misurata proprio dalla stazione meteorologica del paese delle Tre Cime, situata nella parte alta del paese, a circa 500 m dalla partenza della seggiovia del Monte Agudo.
La fase più intensa dell’evento si è verificata fra le 20.15 e le 21.10, con due picchi di intensità, il primo verso le 20.30 (23,4 mm in 10 minuti), il secondo attorno alle 21 (23,8 mm in 10 minuti). La precipitazione si è attenuata sensibilmente verso le 21.10, per cessare, temporaneamente, alle 22.15.
La presenza di due picchi di intensità testimonia il passaggio di due celle temporalesche, confermato anche dalle immagini radar. La prima cella si è formata nella zona delle Tre Cime di Lavaredo verso le 19.30, da un addensamento proveniente dalla Valle di Landro. Tale cella è scesa poi lungo la Val Marzon, ha raggiunto la massima potenza nella zona di Giralba e ha investito l’abitato di Auronzo e il Passo di Sant’Antonio. Quando questa prima cella temporalesca si stava spostando verso Santo Stefano, ormai attenuata, si è formata una seconda cella nella zona di Giralba, che poi ha colpito di nuovo il paese di Auronzo, soprattutto la parte più alta, dov’è posta la stazione meteorologica.
Si è trattato di un evento straordinario, non solo per Auronzo, ma per l’intero territorio dolomitico, dove tali intensità pluviometriche sono molto rare, a differenza della zona prealpina e della pianura, dove accadono più frequentemente. Fino a ieri per Auronzo, nella serie storica di 34 anni di misure della stazione meteorologica (attiva dal 1985), il temporale nettamente più intenso, già straordinario, era quello del 30 luglio 2012, con 40 mm in 30 minuti e 43 mm in un’ora. Nelle prime ore della sera di quel giorno l’intensità massima in 5 minuti fu superiore a quella misurata ieri, con ben 17.4 mm in 5 minuti. In assoluto il temporale più forte per la zona dolomitica, è stato quello del 9 agosto 2014 a Santo Stefano, con 47 mm in 30 minuti e 77 mm in un’ora.
«Terminato sopralluogo, sarà necessario ripulire subito il rio da alberi/ramaglie e materiali vari a monte del paese per evitare problematiche con nuovi fenomeni temporaleschi», ha fatto sapere poco fa l’assessore alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin. «Intanto continuano anche gli interventi di ripristino in paese. Nel frattempo i servizi forestali valutano un intervento di sistemazione più radicale del corso d’acqua. Procederemo con dei lavori in somma urgenza sia ad Auronzo nei prossimi giorni che a Gares. Faccio però presente che con quantitativi d’acqua caduti, risulta impossibile escludere qualsiasi rischio di allagamento».
«L’evento accaduto ad Auronzo è stato eccezionale perché abbiamo riscontrato 135 mm di pioggia dei quali 114 nell’arco di meno di due ore. Non si hanno riscontri passati di eventi del genere», ha aggiunto. «Si pensi che la pioggia caduta il giorno di Vaia è stata di 117 mm ma nell’arco di 4 ore».
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/