(Aggiornato). Pronti, via! Il “fatidico” ritorno in aula è avvenuto oggi, lunedì 14 settembre, dopo un lungo periodo di chiusura e didattica a distanza. Il primo giorno di scuola va in archivio senza problemi sul fronte del trasporto pubblico. Dolomitibus ha messo in campo uno spiegamento di forze di 12 autobus in più (per garantire una capienza totale di ulteriori 780 posti) e personale in stazione e sui mezzi (una decina di controllori) per verificare il corretto uso della mascherina e il rispetto delle misure di distanziamento anti-Covid. Risultato: nessun intoppo su corriere e bus, stando a quel che riferisce la comunicazione ufficiale della Provincia. Tuttavia nella marea di studenti che come sempre affollano il piazzale della stazione, inevitabilmente assembrati, si sono viste poche anzi pochissime protezioni sul viso. Anche sui marciapiedi decine e decine di ragazzi e ragazze senza mascherina si sono spostati verso gli istituti chiacchierando gomito a gomito, a meno di un metro di distanza. Comportamenti, insomma, non prudenti.
Ma Roberto Padrin tira conclusioni positive: «Ho visto sostanzialmente un buon senso di responsabilità da parte dei ragazzi», dice il presidente della Provincia, che questa mattina ha fatto un passaggio nel piazzale della stazione, prima di portare il saluto istituzionale in una delle scuole superiori, il liceo Galilei-Tiziano. «Questo atteggiamento collaborativo dovrà contraddistinguere gli utenti dei mezzi pubblici anche nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, fino a quando lo richiederanno le norme anti-Covid. Quindi, mascherina sempre indossata sui bus e sui pullman, e rispetto del distanziamento alla fermata e in stazione. È ovvio che la responsabilità individuale di ciascun viaggiatore resta un punto fondamentale per la completa attuazione di tutte le misure igieniche e di comportamento. Ma questo discorso vale per tutti gli ambiti della nostra società. L’autobus è un luogo pubblico, come le strade, le scuole… il passeggero non può essere un semplice spettatore. Cerchiamo di agevolare il lavoro degli autisti e di chi opera sui mezzi».


Dolomitibus ha allestito gli autobus in servizio con apposita segnaletica per regolamentare la salita e la discesa dai mezzi, oltre che spiegare ai passeggeri le regole da rispettare durante il viaggio. Ha anche aggiornato da tempo il proprio sito internet e realizzato un video per comunicare in modo trasparente ai cittadini le operazioni di pulizia quotidiana dei propri mezzi che vengono sanificati, mediante l’utilizzo di prodotti come da indicazione delle autorità sanitarie, e igienizzati con l’ozono. Sempre in attuazione delle nuove linee guida, l’azienda sta anche procedendo all’installazione graduale dei dispenser su tutti gli autobus, per l’igienizzazione frequente delle mani.
«I mezzi pubblici sono sicuri e utilizzabili senza problemi», prosegue il presidente. «In questo momento l’incertezza sull’evoluzione della pandemia e i dubbi delle famiglie condizionano il numero degli abbonamenti. Ma con la ripartenza al 100% del servizio e la naturale taratura delle corse che sempre avviene nei primi giorni di scuola, sono convinto che potremo tornare alla normalità». Al momento gli abbonamenti sottoscritti dagli studenti sono 1.400 (a fronte dei 4.000 dello stesso periodo di un anno fa). «Parallelamente però abbiamo quasi 5mila richieste di rimborso», sottolinea l’amministratore delegato di Dolomitibus, Natalia Ranza. «Un segnale positivo. Significa che i numeri reggono e che possiamo guardare con fiducia alla ripartenza».
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