«Servono regole concertate per gestire questo periodo straordinario ma, ancor di più, per individuare un percorso comune rispetto al futuro del trasporto pubblico locale». Facendo seguito al percorso definito al tavolo trasporti provinciale, la Cgil di Belluno, congiuntamente alle proprie federazioni di scuola, edilizia, trasporti e pensionati, ha elaborato un protocollo da presentare ai sindaci. Sul tavolo le tematiche relativo al trasporto pubblico (in generale e legato agli scuolabus) e all’edilizia scolastica.
«Nell’immediato serve rivedere l’articolazione del trasporto degli scuolabus», scrivono Alessandra Fontana, Marco Nardini, Lorenzo Rispoli e Maria Rita Gentilin, rispettivamente per la Filt Cgil, Fillea. Flc e Spi. «Va definito il tema dell’accoglienza a scuola, del tempo di permanenza a bordo da parte dei bambini (i 15 minuti delle linee guida sono difficilmente gestibili), degli assistenti a bordo (che non possono e non devono essere volontari, magari pensionati e “fragili) e degli orari. Parimenti vanno risolti i nodi del trasporto pubblico locale: chiediamo ai Comuni di non sottoscrivere accordi con privati per il potenziamento del servizio ma, piuttosto, di avviare un percorso per un eventuale subaffido da parte del gestore di Dolomiti Bus (come previsto dalle linee guida e dal recente dl settembre)».
«Il trasporto non può vedere snaturata la propria natura pubblica e ai cittadini non deve essere applicato alcun rincaro», proseguono. «Nel medio termine chiediamo di discutere con attenzione i bandi di gara per l’affidamento degli scuolabus: chiediamo che la qualità prevalga sull’economicità del servizio, chiediamo di fissare un limite ai km di ogni pulmino (per evitare che i bambini trascorrano ore a bordo); chiediamo che ai lavoratori si applichi il Ccnl di settore, autoferrotranvieri, e non quello di
multiservizi o pulizie. Chiediamo una maggiore vigilanza nel corso della gestione dell’appalto. E sempre in materia di appalti la Fillea chiede ai Comuni, in qualità di stazioni appaltanti, di prevedere nei bandi di gara per l’affidamento dei lavori legati all’edilizia scolastica, l’applicazione del Ccnl edilizia e affini: è inaccettabile che ancora oggi, in troppi appalti pubblici, si trovino lavoratori cui vengono applicati contratti non corretti, che mettono a rischio la qualità dei lavori e, ancor più grave, la sicurezza dei lavoratori. Le aggiudicazioni devono premiare la buona occupazione sul territorio, il versamento agli enti bilaterali competenti e la legalità, non i ribassi anomali».
«Il protocollo rientra nella discussione più ampia avviata con la Provincia su trasporti e scuola», concludono. «Ribadiamo la strategicità della regia provinciale ma, data la capillarità del tema, abbiamo deciso di promuovere un confronto con tutti i Comuni utilizzando, laddove possibile, lo strumento della negoziazione sociale. Siamo infatti convinti che la mobilità efficiente
rappresenti il punto più avanzato del welfare territoriale e un prezioso alleato nella lotta allo spopolamento».
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