Da oggi il Punto di primo intervento di Auronzo di Cadore è gestito dalla Cooperativa Castel Monte di Montebelluna. Questa mattina Giulio Trillò, direttore del Suem 118 dell’Ulss Dolomiti, accompagnato dal sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher, ha fatto il passaggio delle consegne al nuovo team, vincitore della procedura aperta per la gestione del punto. Il servizio è stato affidato inizialmente per un periodo di prova di sei mesi, a partire dalla data di avvio di contratto. Superato il periodo di prova, l’appalto avrà durata di 5 anni per un importo di circa 987 mila euro all’anno.
Il direttore dell’esecuzione del contratto, a cui spetta anche l’onere di controllo sul servizio offerto, è lo stesso Trillò, che qualche fa mese aveva incontrato anche gli amministratori del territorio e ne aveva raccolto le istanze per assicurare un servizio in linea con i bisogni del territorio. «Le verifiche da lui effettuate sulla documentazione presentata dalla Castel Monte hanno confermato che le risorse umane e strumentali messe a disposizione siano rispondenti alla normativa vigente», spiega Trillò. «Ho riscontrato, da parte della Cooperativa, la massima disponibilità ad una seria e proficua collaborazione, e garantisco che intendo svolgere il mio ruolo di sorveglianza in maniera presente ed attiva, al fine di garantire il miglior servizio all’utenza. Possibili piccoli problemi potranno ovviamente manifestarsi, ma l’importante è individuarli e correggerli tempestivamente».
La scelta di affidare il servizio a un soggetto esterno non è piaciuta a tutti. Già nei mesi scorsi Fp Cgil, Nursing Up e Uil Fpl avevano lanciato l’allarme, vedendo nel Punto di primo intervento di Auronzo un altro passaggio, dopo il Codivilla di Cortina, verso la privatizzazione della sanità.
L’Ulss ha più volte evidenziato che la procedura di gara per l’affidamento esternalizzato del servizio di gestione del Punto di primo intervento dell’ospedale di Auronzo era diventata, lo scorso gennaio, la scelta obbligata per presidiare il territorio, assicurare i livelli essenziali di assistenza ed evitare il rischio di interruzione di pubblico servizio. L’azienda, da anni, riscontra notevoli difficoltà ad assumere dirigenti medici nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, da assegnare alle Unità operative complesse di Accettazione e Pronto soccorso, ai Punti di primo intervento e alle attività dell’emergenza sanitaria territoriale.
«Dopo aver esperite molteplici vie di reperimento delle risorse umane l’azienda, come autorizzato dalla Regione del Veneto, ha bandito una gara per l’esternalizzazione del servizio inserendo delle clausole migliorative», ricorda l’Ulss. «Da oggi, il personale infermieristico e gli autisti alle dipendenze dell’azienda prima in servizio ad Auronzo verranno impiegati per assicurare il servizio di un’ambulanza di soccorso, da utilizzare prevalentemente per i trasporti secondari, con partenza sempre dalla Postazione di Auronzo, e che fino alla fine dell’anno sarà operativa sulle 24 ore, a maggior tutela del territorio».
Inoltre, nei periodi di maggior afflusso turistico invernale ed estivo, verrà richiesta l’attivazione all’appaltatore di una seconda ambulanza di soccorso da dedicare al servizio di emergenza urgenza 118, venendo così incontro alle esigenze manifestate dai rappresentanti del territorio.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/