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lunedì 15 Dicembre 2025,

Il legame tra padre Sorge e la Comunità di Villa San Francesco

L’anno scorso donò ai ragazzi che si preparavano alla Cresima la sua stola, ne ricevette una dipinta da Vico Calabrò.

La Comunità di Villa San Francesco ha appreso con dolore della morte di padre Bartolomeo Sorge. «La notizia ha provocato tanta tristezza in Comunità», si legge in una nota diffusa da Facen di Pedavena, «ma pure impegno rinnovato a vivere i suoi insegnamenti».

Padre Bartolomeo si era avvicinato alla Comunità di Villa San Francesco del Cif di Venezia e aveva accolto l’invito a donare una sua stola per la Casa delle stole della Comunità. Una stola da lui indossata per 60 anni di vita sacerdotale, «dimostrando di essere grande non solo nelle vicende della vita grandi, ma pure in quelle piccole».

Padre Bartolomeo Sorge indossa la stola voluta dai ragazzi della Comunità.

E dato che, con il dono, ne era rimasto privo, i ragazzi della Comunità in preparazione alla Cresima del 2019 chiesero a Vico Calabrò di dipingere una nuova stola per padre Bartolomeo, con la frase di Papa Giovanni XXIII: «Il prete vive tra il libro e il calice». A loro, padre Sorge disse che desiderava indossarla alla sua morte. Il “baratto” avvenne a Gallarate nel settembre 2019. Padre Bartolomeo in quella circostanza benedì il bastone lavorato da un ragazzo, divenuto poi bastone-pastorale del vescovo Renato Marangoni per la Cresima.

Ieri sera, lunedì 2 ottobre, al vespro comunitario la Comunità ha ricordato padre Bartolomeo nella preghiera a Dio.

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