Nel pomeriggio di ieri, giovedì 12 novembre, si è svolta l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture. La riunione, in videoconferenza causa Covid, ha approvato i risultati del primo semestre 2020, illustrati dall’amministratore unico della società, Bruno Zanolla.
Ricavi, costi ed utile – Il primo semestre 2020 si è chiuso con ricavi complessivi per 7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 6 milioni del 2019 grazie alla nuova tariffa di distribuzione del gas metano stabilita dall’autorità nazionale (Arera). Il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, si è attestato a 1,9 milioni di euro rispetto ai 794 mila del 2019. In lieve calo la produzione di energia, pari a 10 milioni di kWh, e i costi della produzione, passati a 5,1 milioni dai 5,2 del 2019.
L’utile generato, detratte le imposte, ha raggiunto quota 1,4 milioni (rispetto ai 528 mila euro del 2019) ed è stato reinvestito nel territorio con opere ed infrastrutture a beneficio di Comuni soci.
Patrimonio e affidamenti bancari – Oggi il patrimonio netto della società è di 37 milioni, in crescita rispetto ai 35 del 2019. Il totale dei debiti è di 16,6 milioni, in calo di 1,4 milioni rispetto al 2019 (di questi, 12,4 milioni sono per affidamenti bancari). Nel semestre la società non ha attivato nuove linee di finanziamento, ma ha beneficiato della sospensione del pagamento delle rate di mutuo: una misura stabilita dall’Associazione Bancaria Italiana per fronteggiare gli effetti negativi della pandemia.
«Bim Infrastrutture – spiega Zanolla – dimostra di essere sana e solida patrimonialmente. Per i Comuni soci è una vera e propria cassaforte di valore, che merita di essere valorizzata al meglio, soprattutto guardando in una prospettiva di crescita del territorio e dei servizi e di sviluppo futuro della montagna. Massima attenzione, naturalmente, è rivolta a garantire una gestione oculata e attenta delle risorse economiche e finanziarie a disposizione».
Produzione di energia rinnovabile – Impegnata anche nella produzione di energia da fonti rinnovabili, Bim Infrastrutture gestisce per conto dei Comuni 35 impianti idroelettrici, di cui 20 su acquedotto e 15 su corso d’acqua. «Grazie agli impianti attivi – spiega Zanolla – nel corso del primo semestre 2020 sono stati prodotti 10 GWh di energia elettrica totalmente verde, portando introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 1,3 milioni di euro. La produzione ‘green’ ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 4.747 tonnellate».
In esercizio, da marzo, l’impianto idroelettrico di San Tomaso Agordino (Ru de le Nottole), mentre è in corso di ultimazione quello di Santo Stefano di Cadore (Frison).
Investimenti – Gli investimenti effettuati riguardano prevalentemente la realizzazione di nuovi tratti di rete, allacciamenti gas metano e l’installazione di contatori e per il primo semestre 2020 ammontano a circa 500 mila euro. Il valore andrà a triplicarsi nella seconda parte del 2020, toccando l’importo di 1,5 milioni di euro.
«Opere indubbiamente necessarie per la crescita del territorio e dei servizi erogati ai cittadini, strategiche anche per il sostegno economico e occupazionale dei nostri territori», conclude Zanolla.
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2 commenti
Masoch Franz
Interessante servizio.
Per risparmiare ancora potrebbero togliere l’app del bim…visto che da un paio d’anni non funziona..e incredibile ma vero nessuno se ne e’ mai accorto…sindaci sempre vicino ai propri cittadini
Masoch Franz
Interessante servizio.
Per risparmiare ancora potrebbero togliere l’app del bim…visto che da un paio d’anni non funziona..e incredibile ma vero nessuno se ne e’ mai accorto…sindaci sempre vicino ai propri cittadini
A me non risulta di aver mai scritto…
Forse non volete pubblicarlo…
Male non avete mai provato a verificare se e’ vero