Si allarga l’area dedicata ai pazienti Covid all’ospedale San Martino di Belluno. Nei giorni scorsi il reparto di Neurologia è stato infatti spostato, “liberando” così tutto il secondo piano del blocco C, dove ora stanno trovando posto persone che, a causa del Coronavirus, necessitano di cure ospedaliere. Gli ambulatori e le degenze di Neurologia sono state trasferite nel blocco A dell’ospedale, dove ci sono le degenze di Otorinolaringoiatria, Oculistica e Gastroenterologia. Spostati anche tutti i macchinari utilizzati nella diagonistica neurologica. Per la Neurologia è il terzo trasloco in 15 mesi: si era infatti già spostata negli spazi della Geriatria, per poi fare ritorno al secondo piano.
L’attivazione di nuovi posti letto serve a far fronte all’aumento degli accessi negli ospedali di persone Covid positive. Tra gli ultimi posti letto attivati, in ordine di tempo, quelli relativi alla Terapia intensiva e alla Geriatria di Feltre, oltre all’ospedale di comunità del San Martino di Belluno. Nel fine settimana ampliati anche i posti in Geriatria Covid di Feltre, passata dai 12 posti letto iniziali ai 20 attuali. Nel week end è stata attivata anche la Terapia intensiva al Santa Maria del Prato nell’area dell’ex Rianimazione (piano terra – Padiglione Dalla Palma), che dispone di 7 posti letto. Sono già attivi da alcune settimane, invece, i 32 posti letto al San Martino per i reparti a media intensità: 16 nella Medicina Covid, altrettanti nella Geriatria
In sintesi, attualmente le degenze Covid nell’Ulss Dolomiti sono così organizzate: alta intensità tra Rianimazione Belluno e Rianimazione Feltre; media intensità tra Pneumologia Belluno, Malattie infettive Belluno, Pneumologia Feltre; bassa intensità tra Geriatria Belluno, Medicina Belluno, Geriatria Feltre. Ci sono poi le cinque strutture intermedie per pazienti Covid a gestione distrettuale: gli ospedali di Comunità di Agordo, Alano di Piave, AUronzo di Cadore, Belluno, Feltre.
M.R.
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