Belluno °C

martedì 10 Giugno 2025,

Maltempo, rischio valanghe e rischio idrogeologico

Le precipitazioni hanno già superato i 300 mm e continuerà a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di domani. Frana tra Venas e Cibiana. Circa 300 utenze in Agordino senza corrente elettrica. (Nella foto il bollettino valanghe)

Si è tenuta questo pomeriggio la riunione dell’Unità di Crisi regionale, in videoconferenza, con tutti i soggetti impegnati nell’emergenza del maltempo in Veneto: i Vigili del fuoco, il volontariato della Protezione Civile, i Consorzi di Bonifica, la Protezione Civile regionale, la Difesa del Suolo, Anas, Enel, Veneto Strade, Suem 118, Soccorso Alpino e il prefetto di Belluno.

Il meteo – informa la Regione – prevede che anche nelle prossime ore continuerà a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di domani. Questo significa che essendo caduti già più di 300 mm di pioggia il rischio idraulico e geologico è concreto in varie zone del Veneto, nello specifico in provincia di Belluno, nella parte alta della provincia di Treviso, nel Veneto Orientale e nell’alta provincia di Vicenza.

«La situazione vede alcune interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel, in provincia di Vicenza e Belluno, mentre abbiamo tre frazioni isolate in comune di Livinallongo – ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin -, per ripristinare le viabilità da e per queste località, siamo in contatto diretto con il sindaco. Abbiamo dei problemi con i collegamenti con la frazione di Misurina e con Auronzo di Cadore e altre problematicità legate alla viabilità considerando che i passi dolomitici sono chiusi. Permane il rischio di valanghe, che nella giornata di domani potrà raggiungere il livello 5, cioè il massimo livello di rischio, nella parte più alta della provincia di Belluno. Livinallongo, Rocca Pietore, San Pietro di Cadore e Zoppè di Cadore sono monitorati da parte del Soccorso alpino e dai Carabinieri Forestali».

«Abbiamo chiesto al prefetto di emettere un’ordinanza, attraverso il Comitato operativo di viabilità, per vietare ai non residenti l’accesso alle località montane di tutta la Provincia di Belluno – conclude Bottacin -. Ciò per ridurre al minimo i rischi e assicurare strade libere e sgombere ai mezzi di soccorso. Verranno inoltre intensificati i controlli per la verifica del possesso delle catene a bordo e dei pneumatici da neve per i residenti, ai quali è sconsigliato qualsiasi spostamento non indispensabile nelle prossime ore».

La sala operativa di monitoraggio regionale rimarrà attiva nelle prossime 24 ore per seguire l’evoluzione metereologica. Aperto anche il Centro coordinamento dei soccorsi (Ccs) a Belluno dal quale si apprende di una frana frana tra Venas e Cibiana (smottamento e piante in strade) con un bus che non riesce a tornare indietro e che in Agordino circa 300 utenze sono senza corrente elettrica e al momento ci sono problemi per raggiungere i trasformatori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *