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lunedì 8 Dicembre 2025,

Danni da maltempo, Protezione civile dell’Ana di Belluno in prima fila

Dal monitoraggio delle situazioni di rischio idrogeologico agli interventi per allagamenti, al controllo dei movimenti franosi, delle slavine, delle situazioni di isolamento.

Il perdurare del maltempo in tutto il territorio provinciale ha visto costantemente impegnate anche le squadre della Protezione civile dell’Ana di Belluno che dallo scorso 4 dicembre in poi hanno dovuto aumentare gli interventi giornalieri in forma continuativa su chiamata della Prefettura, dei Centri operativi mobili e dei Centri operativi comunali dei vari Comuni a seconda dell’evolversi della situazione.

I vari interventi consistono nel monitoraggio delle situazioni di rischio idrogeologico, nel supporto alla popolazione per allagamenti di centri abitati e dei fabbricati, nonché per il controllo degli oltre 110 movimenti franosi nel territorio provinciale, delle slavine e delle situazioni di isolamento.

Gli interventi operativi veri e propri sono rivolti in primis alla salvaguardia delle persone, come, ad esempio, è avvenuto con l’aiuto all’evacuazione della casa di riposo di Puos d’Alpago. Inoltre i volontari della Protezione civile degli alpini bellunesi, coordinati da Ivo Gasperin, hanno prestato la loro opera nell’aiuto allo sgombero dal fango degli immobili pubblici, delle abitazioni, degli scantinati privati o di locali adibiti ad attività commerciali e artigianali.

La situazione in Alpago è la più complessa e richiede un grande intervento di manodopera per la pulizia dal fango, sia per recuperare la situazione, sia per permettere di redigere una rendicontazione dei danni e provvedere alle riparazioni ed al ripristino. «La casistica è comunque molto variegata e vasta – sottolinea il presidente dell’Ana di Belluno, Lino de Pra – talvolta essa è frutto sì di un meteo dalle conseguenze disastrose, ma in alcuni casi dipende anche da una prevenzione scarsa, comunque sempre in ritardo rispetto alle necessità rilevate o segnalate».

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