«Le procedure per la dichiarazione dello stato di crisi sono già state avviate. Quanto prima firmerò l’atto formale». Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in relazione alla difficile situazione causata sulla montagna veneta dalle abbondanti nevicate di questi giorni.
«Da varie aree – ha spiegato Zaia – giungono notizie di gravissimi disagi e vari danni a strade, infrastrutture e edifici. Siamo di fronte all’ennesima ondata eccezionale di maltempo per la quale procederemo in fretta alla conta dei danni per arrivare anche alla richiesta di dichiarazione dello stato di calamità nazionale».
«La montagna veneta, già alle prese con i gravi danni causati dalla chiusura degli impianti a causa del Covid – ha concluso Zaia – dovrà essere ulteriormente aiutata e ristorata per questo nuovo violento attacco del maltempo».
Da parte sua l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin è stato impegnato in una serie di videoconferenze con il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, con il capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco Laura Lega, con le Regioni Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e con il ministro per i Rapporti col Parlamento Federico D’Incà.
Per quanto riguarda il Bellunese Bottacin ha dichiarato: «Abbiamo già attivato il Centro operativo misto in Comelico che è l’area che presenta maggiori criticità e sono attive tutte le squadre di volontari della Protezione civile, abilitati a intervenire sui tetti degli immobili gravati dal peso della neve. Altri si stanno concentrando sul difficile lavoro di sgombero delle strade. Le criticità si riscontrano pressoché in tutta la montagna veneta, dalle Dolomiti ad Asiago – ha fatto presente l’assessore – e per questo Borrelli mi ha comunicato la disponibilità a mettere a disposizione il supporto dell’Esercito».
«A fronte di questa situazione – ha concluso Bottacin – fortunatamente le previsioni meteo per le prossime ore danno segnali di miglioramento, ma è fondamentale comunque muoversi con cautela. Per questo rivolgo un caldo invito ai cittadini di spostarsi solo per questioni di assoluta necessità».
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