I problemi maggiori causati dalle abbondanti nevicate al momento si registrano in Comelico, tanto che a Santo Stefano verrà aperto a brevissimo il Centro operativo misto. Ma difficoltà di rilievo ci sono anche in vaste parti dell’Agordino. Questo, in estrema sintesi, quanto emerso dalla riunione sulle conseguenze del maltempo tenutasi questa mattina in Prefettura a Belluno alla quale ha partecipato in videocollegamento anche il ministro Federico D’Incà.
L’Arpav ha spiegato che le condizioni meteo sono in netto miglioramento e che le precipitazioni cesseranno ovunque nelle prossime ore (eventuali ritorni del maltempo sono da considerare solo a ridosso dell’Epifania, ma al momento è difficile stabilirne l’effettiva entità).
Da parte sua la Protezione Civile provinciale si è attivata con l’invio di mezzi e 10 volontari in Comelico. I tecnici provinciali sono in collegamento con i Comuni colpiti dall’emergenza, per tramite del consigliere delegato Bortoluzzi. Il presidente Padrin ha sentito il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, per illustrargli la situazione.
Queste le principali criticità:
- neve sui tetti in Comelico, ad Auronzo, a Cortina, a Cibiana, a Vigo, a Lorenzago, in valle del Biois;
- Valle di Gares (Canale d’Agordo) isolata per rischio valanghe (una quarantina le persone non raggiungibili, ma al momento senza criticità);
- Santo Stefano-Sappada: problema slavine in località Salafossa (nel pomeriggio, condizioni meteo permettendo, Veneto Strade tenterà una ricognizione dall’alto con elicottero);
- Cibiana: difficoltà dovute alla presenza di neve sulla strada; al momento è aperta solo mezza carreggiata il che rende difficili le operazioni di sgombero neve dai tetti.
Ha spiegato il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi: in Prefettura «abbiamo parlato della necessità di sgombero neve dai tetti non solo per evitare lo stress delle strutture, ma anche per scongiurare il pericolo della caduta dall’alto, pericolosa per chi si trovi a passare sotto. Durante la riunione è stato affrontato anche il problema economico: i Comuni hanno grandi difficoltà a spostare la neve, anche per i costi. Della questione sarà interessato il prossimo vertice Prefettura-Protezione civile nazionale-Regione Veneto».
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