La moquette che rivestiva pavimenti e pareti, oggi superata e anche poco igienica, non c’è più. Gli impianti di aerazione delle cucine sono stati cambiati e adeguati, così come si sta procedendo alla sostituzione degli infissi. E sono nate anche una cucina multimediale e una sala rinnovata a disposizione per la didattica. L’Istituto alberghiero Dolomieu di Longarone guarda al futuro. Ma anche al difficile contesto attuale, causato dalla pandemia Covid. «Quelli che abbiamo definito “lavori Covid” sono cominciati l’estate scorsa, senza però dimenticare tutti gli altri interventi programmati da tempo, come gli adeguamenti sismici e l’efficientamento energetico, che saranno portati avanti nei prossimi mesi», spiega la consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica, Serenella Bogana.
L’investimento complessivo sfiora i 300 mila euro: precisamente, 280 mila, per consegnare agli studenti un luogo sicuro e funzionale alle esigenze della didattica. Gli interventi per rendere aule e luoghi di studio funzionali in era Covid hanno riguardato principalmente l’eliminazione e la bonifica di qualche modesta presenza di vinilamianto dai pavimenti e la sostituzione con piastrelle. La moquette che rivestiva molti ambienti secondo il progetto originario dell’architetto Gellner è stata rimossa e sostituita completamente. Inoltre, cambiati e adeguati gli impianti di aerazione delle cucine. «Abbiamo attrezzato una cucina multimediale, in cui vengono realizzati video di ricette ed elaborazioni culinarie», fanno presente la preside, Viola Anesin e Roberto Sant, responsabile della sicurezza della scuola. «Allestita anche un’altra sala a disposizione della didattica, con 18 postazioni dotate di pc. Entrambi gli spazi saranno intitolati a due studenti prematuramente scomparsi negli ultimi anni».
«L’obiettivo è avere luoghi sempre all’altezza delle aspettative che riponiamo nei ragazzi, che rappresentano il nostro futuro», aggiunge il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «E il Dolomieu, che da anni prepara giovani e ragazzi per la ristorazione e la ricettività, è fondamentale per il settore turistico della nostra montagna». L’alberghiero conta 313 studenti; 53, attualmente, usufruiscono anche del convitto, composto per il 90% da stanze singole, quindi in piena “sintonia” con le attuali normative anti Covid.
Oltre ai lavori necessari agli adeguamenti Covid, come spiegato da Fiorenzo De Col, della Provincia, è stato eseguito il rilievo di precisione con laser scanner di tutto il complesso, propedeutico alla redazione dei progetti per adeguamento sismico e per la prevenzione incendi (circa 17mila euro); sono stati affidati i lavori per la sostituzione dei serramenti dell’ala Nord (per 100mila euro); ed è in corso il progetto per l’adeguamento sismico e la prevenzioni incendi. Il Dolomieu entrerà entro l’anno nel progetto “3L” (less energy, less cost, less impact) insieme ad altre 7 scuole superiori della Provincia. Si tratta di un investimento complessivo da quasi 4 milioni di euro in project financing. Nel dettaglio, all’istituto alberghiero di Longarone verrà rifatto il tetto, con isolamento e posa dell’impianto fotovoltaico. I lavori dovrebbero cominciare la prossima estate.
«La Provincia ha in gestione 23 edifici scolastici», ha ricordato Bogana. «Da agosto dello scorso anno a oggi è stato investito più di un milione di euro per le scuole superiori, coprendo l’intero territorio provinciale. Abbiamo potuto usufruire anche dei fondi Pon del Miur, ma non sono bastati e come Provincia è stato necssario mettere a bilancio consistenti risorse».
Martina Reolon
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