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domenica 13 Luglio 2025,

I capelli, da “rifiuto” a risorsa da valorizzare nell’economia circolare

Arriva dalla Francia il progetto "Capillum", per cui hanno già dato l'adesione 25 saloni di acconciatura del territorio provinciale. Obiettivo: raccogliere il “rifiuto capelli” per riciclarlo e impiegarlo in vari settori, quali cosmesi e agricoltura, e in programmi di bonifica degli oceani.

I capelli: da “rifiuto” a risorsa da valorizzare nell’economia circolare. Il progetto avviato da una start up francese sbarca ora sulle Dolomiti. “Capillum” ha già visto, in poche settimane, l’adesione di 25 saloni di acconciatura del territorio provinciale. Obiettivo: raccogliere il “rifiuto capelli” per riciclarlo e impiegarlo in vari settori, quali cosmesi e agricoltura, e in programmi di bonifica degli oceani. La collaborazione con Belluno è nata da poco, quando Céline Masset, insegnante della sede di Feltre di Enaip Veneto, ha conosciuto la realtà nata nella sua terra d’origine e ha deciso di provare a importarla in Italia. «Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere», ha evidenziato oggi, venerdì 12 febbraio, durante la conferenza stampa di presentazione organizzata da Confartigianato Imprese Belluno.

«“Capillum” si fonda sui valori dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale tanto cari alla nostra associazione di categoria», hanno messo in risalto il direttore Michele Basso e Ivana Del Pizzol, alla guida del settore Servizi alla persona. «Il comparto benessere, di cui fanno parte gli acconciatori, sta vedendo crescere i suoi numeri a livello veneto e provinciale e riuscire ad avviare un progetto innovativo come “Capillum” ha un significato importante».

Clément Baldellou e Céline Masset.

Dalla Francia alle Dolomiti, si diceva. E alla conferenza stampa era presente anche Clément Baldellou, fondatore della start up nata due anni e mezzo fa in Francia. «Capillum è la prima azienda a raccogliere e riciclare i capelli per scopi eco-responsabili», ha precisato l’imprenditore. «Gli utilizzi sono molteplici e vanno dalla cosmesi e dal settore medicale all’agricoltura, arrivando addirittura alla possibilità di impiegare i capelli per assorbire gli idrocarburi in mare». In provincia si sta già pensando ai possibili impieghi nel comparto agricolo. I 25 saloni che hanno aderito trovano sede nel Feltrino, ma anche tra Cortina e l’Agordino. A ogni realtà aderente viene consegnato un apposito box, da posizionare nel salone, per la raccolta dei capelli. Baldellou ha spiegato che, non trattandosi di un “bene” deperibile, non ci sono particolari problemi di conservazione. «Si tratta ora di creare una rete territoriale», ha aggiunto la professoressa dell’Enaip, «per predisporre una sorta di deposito. I capelli raccolti resteranno in provincia e lavorati a livello provinciale».

È intervenuto anche Adis Zatta, in qualità di presidente del Bacino Dolomiti, puntando l’attenzione sull’impegno, a livello territoriale, sui temi della sostenibilità ambientale, gestione dei rifiuti, diminuzione del residuo secco. «”Capillum” ben si inserisce in questo contesto», ha detto. Baldellou ha donato alla Look and Life di Santa Giustina e alla Gianna Idee Moda di Mel (due delle aziende che hanno aderito al progetto) un kit per la raccolta del “rifiuto capelli”, da destinare al riciclo.

Martina Reolon

1 commento

  • Mi piace molto l’iziativa perché sono una risorsa naturale e mi piacerebbe fanne parte.
    Sono una parrucchiera della Toscana e sarei felice di poter contribuire… Se è possibile avere dei contatti ne sarei lieta
    Grazie

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