Sarà il primo centro Decathlon in provincia di Belluno: sorgerà a Ponte nelle Alpi e aprirà i battenti nella seconda metà del mese di aprile. La conferma è arrivata questa mattina, in occasione dell’incontro avvenuto in municipio tra l’amministrazione comunale, con il sindaco Paolo Vendramini e l’assessore Andrea Pontello, e Massimo Zan, Development Manager di Decathlon.
«È stato un incontro proficuo e cordiale», spiega Zan. «Con il Comune è emersa la reciproca volontà di collaborare lungo un percorso orientato a coinvolgere l’intera comunità». I presupposti sono importanti: «Abbiamo buone aspettative, anche perché questo è un territorio votato alla pratica sportiva, soprattutto per quanto riguarda l’attività in montagna. Di conseguenza, saremo ben lieti di servire i nuovi clienti e i tanti appassionati di sport dell’intera provincia».
Per il taglio del nastro ci vorranno ancora un paio di mesi: «In linea di massima partiremo nella seconda metà di aprile», conclude il responsabile Decathlon, «mentre nel periodo iniziale provvederemo ad assumere una ventina di persone». «Grazie all’arrivo di questa nuova realtà». argomenta il sindaco Paolo Vendramini, «e di altre aziende di rilievo, diventiamo sempre più il volano e il fulcro dell’economia dell’area. Ringraziamo Decathlon per l’importante incontro-confronto. Siamo ormai pronti per partire».
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4 commenti
Pelli cristina
Sarei lieta di lavorare nella vostra sede ed ho esperienza con l’abbigliamento o comunque negozi
Gloria Dinca
Cerco lavoro , come pulizie , come commessa e generico , numero di telefono +39 3930005432
Kirenia Batista
Buongiorno mi piacerebbe molto lavorare con vuoi, so che sarà una grande esperienza per me lavorare con vuoi… Spero solo che questa sia la mia occasione per lavorare in una importante azienda insieme a vuoi.. Cordiali saluti….
stefano
Sono molto perplesso dalla concentrazione abnorme di enormi negozi all’interno (nel mezzo!) del tessuto urbano di una cittadina come Ponte. Non riesco francamente ad esultare per queste aperture (Decathlon, Eurobrico, Famila) che portano altre migliaia di veicoli a transitare nel mezzo del paese. Poi, tra qualche tempo, seguiranno altri pensosi articoli sul come alleggerire il traffico e sulla necessità di bretelle, rotatorie e parcheggi. Anche perchè l’alternativa c’è: tutta la zona della Rossa, ormai votata agli edifici commerciali, non dista più di tre chilometri, distanza del tutto alla portata per chi – come il 95% degli utenti, utilizza l’automobile.