Sei aule da 56 metri quadrati ciascuna. In totale, i moduli prefabbricati installati al liceo Galilei potranno ospitare circa 140 alunni. Una vera e propria “manna in tempo di Covid. Ma, considerato l’elevato numero di iscritti alla scuola superiore di via Gregorio XVI, l’utilità potrà andare ben oltre l’emergenza pandemica. Il preside dei licei Galilei e Tiziano, Andrea Pozzobon, lo ha evidenziato oggi, venerdì 19 febbraio, durante l’inaugurazione dei nuovi moduli, per cui la Provincia di Belluno ha fatto un investimento di circa 550 mila euro. «Oggi per noi è una giornata di festa», ha messo in risalto Pozzobon. «Nei moduli ogni aula è dotata di una lavagna multimediale ed è cablata per il collegamento internet. Come istituto – tra Galilei e Tiziano contiamo circa 900 studenti – siamo sempre alla ricerca di nuovi spazi e ambienti, da dedicare in particolare ai laboratori. Ma allo scientifico la stessa aula magna, per incontri in presenza, può ospitare al massimo 35 persone. E parliamo di numeri pre Covid. Le nostre richieste sono tante, la Provincia ci è vicina e il taglio del nastro di oggi per noi è molto importante».
«L’operazione è stata conclusa in tempi molto celeri, prima per acquistare i container e poi per creare la piattaforma su cui installarli», ha evidenziato la consigliera provinciale delegata all’edilizia scolastica, Serenella Bogana. «La struttura prefabbricata è diventata necessaria non solo per garantire spazi aggiuntivi alla didattica in epoca Covid, ma anche per le esigenze di una scuola che da anni è in costante crescita e non aveva aule a sufficienza. Ricordo, infatti, che l’edificio che oggi ospita il liceo Galilei nasce come brefotrofio, quindi con stanze adattate a quello che serve normalmente per una scuola».

Nel dettaglio i moduli – realizzati dalla ditta Niederstätter di Bolzano – occupano una superficie totale di 460 metri quadrati. Oltre alle 6 aule, l’edificio è costituito da corridoi, un locale portineria, tre servizi igienici (per uomini, donne e disabili). Le nuove aule hanno tutte un sistema di riscaldamento con pompe di calore e l’impianto è fornito di protezione antiincendio. «Oggi è un giorno felice per la scuola bellunese», ha affermato il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Massimiliano Salvador, «perché mostra che la collaborazione tra enti locali e scuole porta a risultati importanti».
Gli investimenti effettuati dalla Provincia negli spazi del Galilei non si esauriscono ai moduli prefabbricati. In totale, nell’ultimo anno Palazzo Piloni ha speso 754 mila euro per il liceo di via Gregorio XVI. In particolare per le tinteggiature (tutti gli interni della scuola sono stati ridipinti) e per gli interventi di sostituzione degli infissi esterni. Inoltre, nel corso dell’estate, la Provincia ha riadattato il vecchio appartamento del custode, per ricavarne due aule e due bagni completamente nuovi.

L’inaugurazione dei nuovi moduli è stata l’occasione anche per una visita a un’altra scuola cittadina che nell’ultimo anno ha visto grandi investimenti: l’istituto Catullo, dove la Provincia è intervenuta per un valore di circa 500 mila euro. I lavori più consistenti riguardano il rifacimento del tetto della palestra e l’adeguamento sismico (comprensivo della sede distaccata del Catullo in via Feltre). «Abbiamo trasformato l’aula magna in un laboratorio di arti figurative e chiuso un’ala del vecchio chiostro per ricavarne un altro laboratorio didattico di arti plastiche», hanno spiegato il responsabile dell’ufficio provinciale edilizia scolastica, Fiorenzo De Col, e il preside Mauro De Lazzer. «Trattandosi di un edificio del 1600, anticamente convento delle Clarisse, si è cercato di rispettare la qualità dell’ambiente storico». L’architetto Giada Pislor ha precisato che nel chiostro alcune strutture, come apputo il plexiglass per la chiusura di un’ala, sono provvisorie e, al termine dell’emergenza, saranno rimosse. «Soluzioni precauzionali che non vanno a intaccare spazio di pregio», ha ribadito.
Martina Reolon
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