Belluno °C

giovedì 5 Giugno 2025,

Le Ffp2 con il codice CE2163 anche in ospedale a Belluno: sono a norma?

La denuncia del Corriere della Sera: sono quasi tutte non a norma.

L’articolo del Corriere della Sera pubblicato il 28 febbraio con il titolo Mascherine Ffp2, il test choc: «Modelli “certificati” si rivelano quasi tutti non a norma», a firma di Marco Angelucci e Cristina Marrone, sta dando un bel po’ di preoccupazioni: molte delle mascherine Ffp2 utilizzate in Italia portano il codice CE2163 e dunque potrebbero non rispondere ai requisiti di filtraggio richiesti dalla normativa. Ne circolano tantissime nella nostra provincia, acquistate dai privati per proteggersi contro il coronavirus ma anche diffuse negli ospedali bellunesi: ci risulta che almeno una parte delle Ffp2 aziendali destinate agli operatori sanitari del San Martino di Belluno, anche nei reparti più delicati, portino proprio il codice CE2163.

Nel Veneto gli acquisti per la sanità sono centralizzati, a opera di Azienda Zero, e con ogni probabilità eseguiti in buona fede. Il problema sta nel prodotto, che potrebbe “dichiarare” di essere ciò che non è. Il codice CE2163 identifica un istituto turco, di Istanbul, che mette l’ok sui lotti delle Ffp2 prodotte in Cina e distribuite a milioni in Italia, ma la capacità di filtraggio sarebbe ridotta rispetto a quanto previsto dai regolamenti. In altre parole la mascherina non risulterebbe così capace di proteggere come si attende chi la indossa. Ricordiamo che le “chirurgiche” trattengono quasi totalmente le emissioni di chi le indossa ma non ci proteggono da chi ci sta di fronte, mentre le Ffp2 filtrano anche l’aria che inspiriamo. Le chiururgiche “proteggono gli altri”, le Ffp2 “ptoteggono gli altri e dagli altri”.

Il Corriere riferisce la denuncia di due altoatesini, legali rappresentanti di una società internazionale che si occupa di import export da e verso la Cina: «La maggior parte del materiale in commercio non corrisponde alle certificazioni», lo direbbe l’esito dei test di laboratorio. Hanno esaminato una ventina di modelli riscontrando che la maggior parte dei dispositivi difettosi porta la certificazione CE2163, codice della Universalcert di Istanbul, Turchia.

Tre mesi fa L’Amico del Popolo (n. 46 del 19 novembre 2020, pagina 5) aveva raccolto una preoccupazione analoga espressa da DolomitiCert, l’istituto di certificazione di Longarone che è accreditato per le verifiche di conformità su questo tipo di prodotti: alcuni esemplari di Ffp2 testati, in uso alle case di riposo bellunesi, avevano mostrato irregolarità formali ma anche la non rispondenza al livello di filtraggio richiesto.

E ora? Forse per trasparenza e tranquillità di tutti sarebbe opportuno che venissero testate, a campione, le mascherine in uso alla sanità bellunese, sperando che i lotti marcati CE2163 e distribuiti in provincia non confermino quel che è emerso altrove.

Luigi Guglielmi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *