In questo primo trimestre 2021, il Consorzio Legno Veneto che ha sede a Sedico ha avviato un’attività di indagine e monitoraggio sull’andamento occupazionale nel comparto legno del Veneto. La situazione generale è condizionata dalle negative dinamiche sociali e economiche mondiali dovute alla diffusione dell’epidemia del Covid-19, che sta inevitabilmente e profondamente modificando la vita delle persone e delle imprese, aggravando quotidianamente i dati del grave recesso in atto. Ciononostante si registrano delle indicazioni in controtendenza per quanto riguarda il settore legno-arredo.
Appare sostanzialmente chiara «la tenuta di comparto e l’interesse dei mercati verso i prodotti manifatturieri made in Italy che ovviamente necessitano di figure imprenditoriali, di tecnici, di maestranze e manodopera sempre più specializzata, capace di lavorare il legno e con capacità nell’uso di macchine a controllo numerico e software di ultima generazione», scrive il consorzio in una nota alla stampa. «È quindi evidente la necessità di creare e/o consolidare i presupposti per un coordinamento che integri la filiera industriale e la formazione specialistica nel comparto legno-arredo».
Ecco la strategia: «il Consorzio Legno Veneto intende mettere a sistema aziende e scuole del territorio tramite possibili collaborazioni con istituti professionali, istituti tecnici e università; in particolare con quest’ultime che possano offrire corsi di laurea professionalizzanti in Ingegneria del Legno, rappresentando quindi uno sbocco per i giovani che intendono intraprendere un’attività di alto profilo nel settore legno e nel suo utilizzo in edilizia. Il Consorzio Legno Veneto tramite le proprie aziende associate è, in tal senso, disponibile a valutare la possibilità di avviare stage, progetti di ricerca e conseguentemente opportunità occupazionali per giovani qualificati, diplomati e/o laureati, il tutto tramite progetti condivisi con le citate Scuole Professionali, gli Istituti Tecnici e con i Corsi Universitari specifici. Va evidenziato che, allo scopo, sono già state avviate delle convenzioni con il mondo della formazione e delle proposte operative con progetti mirati, possibilmente da finanziare tramite il sistema pubblico o le Istituzioni che rappresentano territorialmente gli interessi generali delle imprese».
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