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venerdì 13 Giugno 2025,

Dal braccialetto blu a un video: nasce il progetto «Una sfumatura di colori dentro l’autismo»

Progetto che nasce dall’esigenza di far conoscere le caratteristiche dell’autismo, ma soprattutto di coinvolgere più persone possibili nella speranza di costruire una città sempre più consapevole, sensibile e attiva per i nostri figli.

Una giornata dedicata all’autismo, a Belluno: l’obiettivo? Più d’uno: promuovere la ricerca e il miglioramento dei servizi. Ed eliminare la discriminazione e l’isolamento di cui sono vittime, molto spesso, sia le persone autistiche, sia i loro familiari. Come i genitori di Francesco, un bambino autistico di 4 anni: «Abbiamo pensato di promuovere questo evento colorando di blu questa giornata. L’autismo che noi vediamo come la mancanza di intuizione è una problematica abbastanza estesa allo stesso tempo anche nascosta».Stiamo parlando di un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da una grande variabilità e complessità, la cui prevalenza mondiale è stata stimata a 1 caso su 68 bambini. Secondo la neuropsicomotricista di «La Sedia Gialla», Elena Collazuol, «è necessario passare dall’idea di un intervento per competenza a un intervento competente. È importante che più persone nell’ambito della scuola, dello sport, del lavoro e della società sappiamo come comunicare con una persona autistica».

Da questa base è germogliato il progetto «Una sfumatura di colori dentro l’autismo»: «Progetto che nasce dall’esigenza di far conoscere le caratteristiche dell’autismo, ma soprattutto di coinvolgere più persone possibili nella speranza di costruire una città sempre più consapevole, sensibile e attiva per i nostri figli». A tale proposito, i bambini della scuola dell’infanzia Cairoli e della scuola primaria Gabelli riceveranno un piccolo braccialetto di colore blu con un logo e la scritta «Consapevolezza sull’autismo». In più, verranno accolti con tanti palloncini sempre dello stesso colore. Attraverso la piattaforma Whatsapp, inoltre, i genitori potranno vedere un video in cui un ragazzo, una mamma e una terapista raccontano cosa sia l’autismo dal loro punto di vista: «L’autismo è diversità, è ricchezza e, grazie all’apporto di tutti, possiamo dare un senso evolutivo e formativo al nostro lavoro quotidiano per farlo diventare un mezzo di affermazione personale e uno spazio con dei servizi utili alla comunità».

Una famiglia che convive con una persona autistica deve affrontare e superare ostacoli 24 ore su 24, 365 giorni all’anno: «Andrebbe supportata e coinvolta nella società e non dimenticata. Noi vogliamo lasciare questo messaggio alle famiglie che, forse per paura o per altro, preferiscono il silenzio. “Non siete soli”: cominciamo da questi piccoli passi a creare un futuro migliore per i nostri figli, noi ci crediamo. I nostri figli credono in noi». Il filmato può rappresentare la chiave fondamentale per aprire un mondo: «Attraverso il video vorremmo uscire dalla contrapposizione tra chi conosce la disabilità e chi no, e rappresentare l’autismo come una “diversabilità”: una sfida e una conquista che qualsiasi persona con disturbo dello spettro autistico deve poter raggiungere. E vincere».

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