Momento ufficiale di consegna dei lavori nella mattinata di oggi, giovedì 3 giugno all’ospedale di Lamon. La struttura, sulla base della programmazione regionale, è individuata come riabilitativa provinciale, polo di coordinamento riabilitativo aziendale, con attività di riabilitazione multidisciplinare (70 posti letto). Il progetto prevede una ristrutturazione significativa sia in termini strutturali che di funzionalità dell’Ospedale, per un importo complessivo di 5 milioni di euro, di cui 4 finanziati dal Fondo Comuni Confinanti e 1 dalla Regione del Veneto. All’avvio dei lavori erano presenti anche gli assessori regionali Manuela Lanzarin e Gianpaolo Bottacin.
L’intervento è relativo alla ristrutturazione, riorganizzazione e riqualificazione del presidio dell’Ulss 1 Dolomiti, al fine di potenziarne e completarne le attuali attività di recupero e riabilitazione funzionale, nonché di riqualificare i servizi capillari per la cittadinanza quali ad esempio il punto prelievi, che serve sia la struttura ospedaliera che il Territorio afferente. Sarà altresì realizzata un’Unità riabilitativa territoriale con 7 posti letto. Saranno riorganizzati anche gli spazi relativi ad alcuni servizi sanitari territoriali, nonchè le attività socio assistenziali (vedi ambulatori specialistici, ambulatori medicina di famiglia e sede di continuità assistenziale). La ristrutturazione prevede poi opere per l’adeguamento impiantistico, antisismico e antincendio.

Nel 2020, pur con la riduzione dell’attività collegata all’epidemia Covid, sono stati effettuati a Lamon 510 ricoveri (9.782 giornate di degenza) ed erogate 10.144 prestazioni ambulatoriali. Nel 2019 i ricoveri sono stati 812 (di cui 182 residenti in altre Ulss del Veneto e 57 pazienti da fuori Regione) con 13.827 giornate di degenza e le prestazioni ambulatoriali 6.383.
«Anche in questo caso la Regione fa la sua parte rispetto al rilancio di un ospedale periferico sì, ma prezioso nell’ambito dell’organizzazione complessiva della sanità bellunese», ha detto la Lanzarin. «La risposta ai cittadini, ai quali abbiamo esclusivamente sempre pensato, è questa: 5 milioni di lavori, strutture nuove, ulteriori posti letto. L’ospedale è peraltro ubicato in posizione strategica nell’ambito dell’area più periferica dell’Azienda Ulss 1, a copertura delle aree anche verso il Trentino Alto Adige, risultando sede di attrazione in mobilità attiva. Non a caso l’intervento prevede il potenziamento con 22 nuovi posti lettodi riabilitazione e il miglioramento delle attuali strutture per le attività di recupero e riabilitazione funzionale e la radiologia. Nell’ambito della programmazione regionale, infatti, sono previsti 70 posti letto, aventi il valore di Polo di coordinamento riabilitativo aziendale, con attività multidisciplinare. Il tutto anche in riferimento alla riabilitazione post Covid alla luce della delibera regionale e della nuova programmazione sul potenziamento del territorio come indicato anche nel Pnrr».
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