Si svolgerà giovedì 17 giugno a partire dalle 9.45, al Centro Giovanni XXIII di Belluno, nel rispetto della normativa anti-Covid, l’assemblea dei delegati dei lavoratori per la sicurezza di Cgil, Cisl e Uil di Belluno convocata nel quadro della mobilitazione e delle iniziative promosse dalle organizzazioni confederali nazionali in tutto il Paese. Successivamente, alla conclusione dell’assemblea provinciale, che vedrà la partecipazione di circa 80 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i segretari generali incontreranno il prefetto Mario Savastano.
La ripresa a pieno regime delle attività economiche è stata purtroppo accompagnata in tutta Italia – Veneto incluso – da un aumento del numero degli incidenti, anche mortali, sul lavoro. Un fenomeno drammatico, determinato da molti fattori: dalla mancanza di formazione alle inadeguate condizioni di lavoro, dal mancato rispetto delle basilari misure di sicurezza all’applicazione di contratti diversi rispetto a quelli nazionali e di settore. Non ultimo, il fatto che durante l’emergenza sanitaria si è allentato il presidio e l’attenzione sul sistema di prevenzione territoriale e nelle aziende.
Nei primi 4 mesi del 2021 sono state 26 le vittime del lavoro in Veneto, con un aumento della mortalità del 30% rispetto al primo quadrimestre del 2020. I dati peggiori arrivano da Verona e Treviso con 7 infortuni mortali, seguono Padova (6), Venezia e Vicenza (3). Le denunce totali per infortunio in Veneto tra gennaio e aprile 2021 sono 21.289. A Verona la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce di infortunio: 4.380, seguono: Treviso (4.028), Vicenza (3.953), Padova (3.944), Venezia (3.302), Belluno (882), e Rovigo (800).
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